"L'Autostrada della Vita"

di Donato D'Orazio

Vorrei concludere questo trittico di miei recenti interventi che mi hanno portato a sfiorare alcuni argomenti come la politica, le attualita' della vita di oggi in America, di opinioni che contrastano in modo benevole con quelle di tanti miei sinceri amici, con riflessioni tutte personali che mi hanno portato ad essere quello che sono. Naturalmente, come prima cosa vorrei dire che le miei opinioni valgono esattamente come quelle di loro. Non pretendo mai di avere un'esclusiva sulla ragione o sulla sincerita'.

   

Siamo tutti degli onesti individui, con onesti punti di vista. Le mie opinioni, giuste o sbagliate che siano, sono tutte frutto di anni di esperienza che ho maturato nel lungo, e potrei dire a volte tortuoso cammino di quella autostrada che si chiama vita. Oltre naturalmente dal mio carattere che mi ha sempre spinto ad essere solidale, ed a volte anche generoso verso chi ha avuto bisogno di me. Posso dire che nella maggioranza delle volte questa generosita' mi e' stata ripagata con gesti di sincera affettuosita' che mi hanno reso orgoglioso di quel poco che ho potuto fare. Altre volte un po' meno, ma questo non mi fa' minimamente cambiare il mio modo di fare ed agire. E, per chiarire questo mio concetto vorrei, come sempre, raccontare alcuni episodi che hanno forgiato la mia convinzione politica e sociale. I primi giorni in questa nuova terra fu per me molto difficile, la mia famiglia si era spezzate in due, io e mio padre qui' in America, mamma con il resto della famiglia in Italia. Trovarsi soli non fu una cosa facile. Avevamo bisogno di un supporto morale, di consigli di come superare quella difficile situazione. Fu' l'aiuto morale di tanti paesani, e non soli, a darci quella forza necessaria per crederci e continuare. Si lavorava con il  minimo di paga che doveva bastare per vivere e supportare la famiglia in Italia. Non avevamo nessun beneficio medico o sociale. Non un appoggio sindacale che potesse proteggerci. Eravamo governati da un Presidente repubblicano, un uomo onesto ma non portato ad aiutare chi piu' ne aveva bisogno. Tutto questo creo' in me tanta apprensione che mi porto' a convincermi che se le cose per me fossero migliorate io mi sarei associato con un organo politico che si fosse interessato a migliorare le condizioni di chi non stava bene invece di proteggere chi bene ci stava.

   

Fu cosi' che arrivato il tempo della mia cittadinanza Americana la prima cosa che feci fu quella di registrarmi col partito Democratico. Col senno del poi fu una cosa giusta  perche' grazie a Presidenti democratici  come Kennedy che getto' le basi per una nazione piu' equanime per tutti,a Johnsson che creo' senza il minimo aiuto del partito repubblicano il Medicare che e' ancora oggi un angora di salvezza per tutti i pensionati e gli invalidi che hanno bisogno di cure mediche. Come non bisogna dimenticare la battaglia dei democratici per vincere contro l'intransigenza del partito avversario per alzare il minimo salariale da pochi centesimi all'ora al $7.25 di oggi. Minimo che il governo federale ha aumentato a $9.25 ed in molti Stati governati da governatori democratici e' salito ancora di piu'. $10.25 a New York e $13.25 in California. Fino agli anni novanta se un famigliare si ammalava ed aveva bisogno dell'aiuto di un congiunto, quest'ultimo non lo poteva fare, pena il licenziamento, fu l'amministrazione Clinton che cambio' tutto questo: da allora  nessun capo aziendale lo puo' fare, pena sanzioni federali e reintegro dell'operaio. Nella terra piu' ricca del mondo c'erano piu' di quaranta milioni di cittadini che non avevano l'assicurazione medica. Oggi,grazie ad Obama che per due anni ha lottato contro gli avversari politici e le lobby assicurative, questa legge c'e'. Una legge, che anche se non perfetta sta' drasticamente diminuendo i non assicurati di questo paese. Bisogna riconoscere che in passato alcuni moderati repubblicani sono stati determinati nell'approvazioni di alcune di queste leggi. Oggi purtroppo il pensiero conservatore ha preso il sopravvento nel partito di Lincoln creando cosi' una intransigenza totale che sta' mettendo in difficolta' l'operato del governo. Tutto questo con l'appoggio di tanti ottimi cittadini che pensano che soltanto con questi pivelli si puo' salvaguardare il loro benessere. Naturalmente non e' cosi', ma se questo li fa' star bene,meglio per loro.