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Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti.
Ma non è facile starci tranquillo.
Non chiedete cosa possa fare il Paese per voi: chiedete cosa potete fare voi per il Paese.

(Cesare Pavese e John Fitzgerald Kennedy)

 
Arrivo Nome Commenti Città
ven 29 mar alle ore 17:48
Donato D'Orazio. Sin dal primo vagito della mia vita ho vissuto nel centro del mio paese natio. Piazza xx Settembre. Li'. in quel pianeggiando spazio di terra, ove tutto accadeva, si e' formato il mio carattere, si e' arricchita la mia esperienza. Tutto questo e' durato diciotto anni. Poi il destino mi ha portato lontano, in una nazione sconosciuta, in una fantasmagorica citta': New York City, E' stata l'esperienza acquisita, grazie ai tanti nostri saggi vecchi paesani, che mi ha aiutato a potercela fare, a poter diventare parte produttiva di questa immensa, ma difficile societa'. Ho avuto il piacere di incontrare personaggi di grande risalto. Sono diventato amico di grandi campioni dello sport, del giornalismo, del mondo politico e cuturale. Tutto questo, ed altro ancora, non mi ha fatto mai dimenticare le mie origini, il mio paese, la sua gente, le sue tradizioni. Ed e' stato piu' di tutto la nostalgia delle nostre tradizioni che mi ha invogliato nel passato a ritornare tante volte nel nostro borgo. Ed oggi con gli acciacchi, con la stanchezza della lunga cavalcata della mia vita, che non mi permettono di ritornare mi affido al ricordo delle nostre tradizioni per lenire quella struggente nostalgia che mi prende ogni qualvolta una di queste tradizioni si avvicina. La settimana Santa che precede la Santa Pasqua e' forse la piu' sentita tra tutte le altre. Ricordo piu' di tutto le tante funzioni religiose che si facevano, gli amici chierichetti che aiutevamo i nostri sacerdoti a distribuire la santa comunione a centinaia di paesani. La solenne messa Pasquale, i sinceri auguri che ci si facevano tra la nostra gente, il pranzo che non manca mai, neanche tra la povera gente e quella solenne fratellanza che permeava nei cuori di tutta la cittadinanza. La Santa Pasqua rapprentava per tutti noi la vera essenza del nostro credo. Non so' se oggi nel nostro paesello e' la stessa cosa. Per noi di quel tempo la festa Pasquale era la purificazione del nostro spirito e la certezza di essere parte di una meravigliosa comunita'. Ed in questo solenne ed ecumenico senso di reciproco amore e rispetto per la nostra gente voglio augurare a tutti i nostri paesani, vicini e lontani : Buona e Santa Pasqua. Brooklyn,Ny.
dom 31 dic alle ore 17:52
Donato D'Orazio. 31 Dicembre 2023! Data che sancisce la fine di un'altro anno. Tra poche ore nel famoso palazzo che porta il nome di Times Square Building, di fronte a milioni di persone che da tutto il mondo vengono a celebrare la fine ed il principio dell'anno a New York, una grande palla di decine di migliaia di luci multicolorate scendera' lungo il palazzo per salutare l'anno vecchio e dare il benvenuto all'Anno nuovo. Saranno momenti di festa grande, l'immensa moltitudine di gente si danno alla pazza gioia, a quel senso di speranza, di auspicio che l'anno appena iniziato sia per questo nostro martoriato mondo un anno di pace, di salute, di serenita' per tutti gli esseri umani. Che sia per i giovani un nuovo Anno che possa dargli quella parvenza di sicurezza, di concreta certezza che tempi migliori arriveranno anche per loro. Per noi anziani che sia un Anno di riflessione, di ricordi, di speranza che anche per noi si avvera quel secreto desiderio di festeggiare almeno un'altro Anno ancora. Buon Anno Nuovo a quel lontano paesello che ci ha dato i Natali, alle nostre case che forse senza speranza continuano ad aspettare il nostro ritorno, ai nostri cari che ci vivono, ai nostri paesani che lo popolano. A tutti le comunita' Cansanese sparse per il mondo un augurio sincero che il nuovo anno sia per tutti apportatore di Salute, serenita' e tanti nostalgici ricordi. Un forte Abbraccio a tutti. Donato. Brooklyn,Ny.
ven 22 dic alle ore 20:25 Donato D'Orazio. Siamo entrati in quel magico momento dell'anno che precede il Natale. Si sente nell'aria quel senso di ecumenica predisposizione verso il prossimo. Cerchiamo nell'intimo del nostro cuore di essere piu' buoni, piu' inclini a immedesimarsi verso quelle persone che sono meno fortunate di noi. Di essere caritatevoli, piu' generosi verso chi, pur mettendocela tutta, non riesce a potercelo fare. E' il periodo dell'anno che immancabilmente ci riporta al nostro passato. Alle nostre origini, alle nostre tradizioni, a quel mondo umile e povero che malgrado i sacrifici e le privazioni ci ha forgiato ad essere quelle persone oneste e generose che siamo diventati. Per molti di noi il destino ci ha portato in paesi lontani, con lingua e cultura diversa da noi. Abbiamo incontrato ostilita' ed incomprensione, ma col nostro carattere, con la nostra determinazione siamo riusciti a superare queste avversita' e diventare cittadini produttivi, ammirati e rispettati dalle stesse persone che per loro ignoranza non ci avevano compresi. Natale significa generosita' verso il prossimo, comprensione verso persone meno fortunate, rispetto verso le diversita'. Il Natale passato a Cansano o a New york ha lo stesso significato. E' amore, e' cameratismo, e' la festa che unisce, e' il punto cardine del nostro credo. A tutti i nostri paesani sparsi per il mondo e ai nostri paesani nel nostro paese nativo vada l'augurio piu' sincero Di Un Buon Natale e felice Anno Nuovo. Un abbraccio a tutti. Brooklyn,Ny.
mer 22 nov alle ore 16:12
Donato D'Orazio.
Domani L'America si ferma per celebrare il giorno del ringraziamento (Thanksgiving Day). E' un festa ecumenica in cui l'intera popolazione di questa grande nazione vuole ringraziare il Signore per avergli dato l'opportunita' di vivere in una grande democrazia, in un paese che poco ti chiede e tanto ti da'. E' una festa prettamente Americana in cui etnicita', ideologia e religione vengono messo da parte per dare risalto all'orgoglio di essere Americani. Tutti i cittadini, siano essi poveri o ricchi, malati o in ottima salute, avranno il loro pranzo, i loro affetti. C'e' nell'aria un clima di sincera fratellanza, un senso di appartenenza, un sentimento di generosita' che valica ogni aspettativa. Thanksgiving Day e' stata per la comunita' cansanese qui' a New York, sin dai primi tempi, la festa che piu' hanno amata e festeggiata. Negli anni cinquanta/sessanta tanti nostri paesani non mancavano di vestirsi a festa, partecipare alla messa nella chiesetta di San Rocco, visitare i loro cari che vivevano nella zona e poi riunirsi con i famigliari per il grande pranzo della giornata. Eravamo in tanti allora, tutti gente di grande nobilta' d'animo, tutti rispettosi del prossimo, tutti orgogliosi della loro origine. Non c'era differenza di classe, non c'era ideologia di parte, c'era soltanto amore e rispetto reciproco. Molti, quasi tutti, ci hanno lasciati. Erano persone umili ma di grande esperienza, lavoratori indomabili, gente che hanno dedicato la loro vita per il benessere dei loro cari. Il loro esempio di onesta', di dedizione, di sacrificio, di amore verso il prossimo dovrebbe essere di guida per tutti noi che li abbiamo seguiti. Domani, in quella grande tavola addobbata di tanto bene di Dio, e' nostro dovere ricordarli, onorarli, e, soprattutto seguire i loro insegnamenti. BUON THANKSGIVING A TUTTI.
Brooklyn,Ny.
ven 8 set alle ore 20:32 Donato D'Orazio. Con l'avvento del labor day ( giorno del lavoro), 4 Settembre, termina ufficiosamente l'estate Newyorkese. I bambini ritornano a scuola, i giovani alle loro abitudine quotidiane, noi anziani alla nostra monotonia e ai nostri perenni acciacchi. La fine dell'estate e' come il crepuscolo di una bella giornata. Si sente la nostalgia di quella appena passata e si spera che il nuovo giorno sia piu' bello, o almeno, come quello appena vissuto. Per i giovani un'altro passo avanti nella loro vita, unito alla certezza che un'altra estate sicuramente arrivera'. Per noi vecchi la nostalgia di quella passata e l'incertezza speranza di poterci stare per almeno un'altra volta ancora. L'estate e' anche motivo di riflessioni, di ricordi, di rivivere idealmente il nostro passato, di ripercorrere quella lunga e tortuosa strada che ci ha permesso di essere quello che siamo diventati. Di ricordare tutte quelle persone che sono state determinante nella nostra formazione umana, religiosa, culturale e civica. Immancabilmente ritornano alla mente i nostri genitori, i nostri maestri, i nostri sacerdoti, i nostri paesani, la nostra casa ed il nostro paese che ci ha coccolato con generosita' ed amore nei primi anni della nostra vita. Per tanti di noi cansanesi costretti ad emigrare in quel terrificante periodo del dopo guerra che aveva messo l'Italia nel lastrico piu' totale, ritornare con la mente a quel tempo e' motivo di frustrazione e di struggente dolore. Fare quel difficile passo che avrebbe cambiato la nostra vita, avventurarci in paesi sconosciuti e lontani, fu per tanti di noi l'unica speranza di una vita migliore. I primi anni furono difficili, pieno di sacrifici, di incomprensioni, per molti di ingiustificati insulti razzisti che facevano tanto male alla nostra dignita', alla nostra certezza di essere meglio di loro. Fu proprio questa certezza che ci aiuto' a superare queste avversita'. La nostra perseveranza, la nostra onesta', il nostro sacrificio  che ci hanno sempre contraddistinti ci aiuto'  a crearci un posto onorevole in quella stessa societa' che ci aveva ingiustamente offesi. Ci consola la certezza che in qualsiasi parte del mondo il destino ci ha portato siamo stati tutti degni del nostro retaggio, ottimi cittadini e orgogliosi ambasciatori del paese che ci ha dato i natali. Tutto questo, ed altro ancora, non ci ha precluso, anche per un istante, di dimenticare il nostro paese, tutti lo abbiamo amato e ricordato con tanto affetto. Tutti, nessuno escluso, ha contribuito negli anni, secondo le loro possibilita', ad aiutare il nostro paese quando ne ha avuto bisogno. Ed in questo momento in cui le comunita' cansanesi sparse per il mondo stanno pian piano affievolentesi ed entrando nella storia del nostro paese ci sia qualcuno in Cansano che abbia la conoscenza e la pazienza di raccontare alle nuove generazioni la storia di tante famiglie che nel corso dei tempi, anche se lontani, sono state determinante per l'esistenza del nostro paese.  Brooklyn,Ny.
12 lug alle ore 16:33
Donato D'Orazio.
Il 15 Luglio 2023, rappresenta per Zia Loreta Ruscitti/ Tessicini un giorno mitico per la sua vita. Raggiungera' il memorabile traguardo dei CENTO ANNI DI VITA. Se c'e' una persona al mondo che merita questa rara ma meritata meta, questa persona sei tu cara zia. Sei sempre stata una donna di grande valore umano, un'ispirazione per chi ha avuto la fortuna di esserti vicino. Sei stata un'esemplare di bonta', di dedizione, di rispetto verso la tua famiglia ed un onore per la tua comunita' e per il tuo retaggio cansanese.
Nella tua lunga odissea di vita hai sperimentato poverta', sacrifici, gioie e dolori. Hai valicato con coraggio ed abnegazione ogni evenienza che la vita ti ha presentato. Sei stata una sposa esemplare, una madre amorosa, una donna disponibile in ogni momento ad aiutare persone in difficolta'. Hai superato con dignita' e rassegnazione la dolorosa ed immatura scomparsa per un male incurabile la tua cara figlia Maria Incoronata.
Hai dimostrato un coraggio senza limiti nel giorno in cui zio Antonio, uomo forte, dinamico, gran lavoratore e marito esemplare  subi' un grave e doloroso incidente sul lavoro che gli costo' l'uso delle gambe. Fu la tua vicinanza, il tuo amore, il tuo sacrificio a dare al caro zio la forza di non mollare, di non abbattersi, di continuare ad essere per voi quel pilastro umano che vi ha sempre sostenuto.
Sei stata per le tue figlie un sostegno immenso, dandogli sempre un amore infinito ed un esempio di rettitudine morale e di amore verso il prossimo. Sei e sarai sempre per i tuoi nipoti e pronipoti la nonna piu' bella del mondo, la nonna su cui poter contare, la nonna ideale che tutti vorrebbero avere.
Nel giorno del tuo centesimo compleanno, tutti ti saranno vicini, molti in persone, tanti idealmente e spiritualmente. Tutti ti ringrazieranno per tutto cio' che hai rappresentato per loro. E, soprattutto cara zia, per augurarti tanti, ma tanti anni sereni a venire. 
Un abbraccio forte, forte.
Nipoti
Adelina, Donato, Lucia, Liborio e famiglie.
Brooklyn,Ny.
mer 21 giu alle ore 18:36 Donato D'Orazio.
Ci sono tante tradizioni che furono parte integrante della storia e costume del nostro paese. Alcune si sono perdute, altre resistono nel tempo. Tutte molto sentite, tutte molte amate. Per noi figli di Cansano costretti dagli eventi della vita a lasciare il nostro paesello per approdare in paesi sconosciuti e lontani, tutte le nostre tradizioni furono e sono ancora quel legame vivo e nostalgico che ci lega indissolubilmente al nostro passato. Sono tutte importante, tutte ci ricordano qualcosa o qualcuno del nostro retaggio. Le tradizioni religiose hanno un posto di prominenza nei nostri cuori. Ci ricordano la parte migliore della nostra fanciullezza. Dopo la terrificante esperienza della seconda guerra mondiale, dopo le sofferenze dello sfollamento, le pene della fame e del freddo, dopo la gioia mista a delusione per aver ritrovato un paese in condizioni disastrose, le festivita' di San Giovanni, che malgrado la piu' misera poverta' si trovo' il coraggio di commemorarle, di portarle avanti con quella dignita' e rispetto per i nostri Santi che ha sempre contraddistinto la nostra gente. Furono feste umili, feste di fede, di comunione di intenti, di comunita' che si riformava. Furono tre giorni in cui ritorno' per la prima volta il sorriso nei volti sofferenti della popolazione. Anche se bambino ricordo la nostra chiesa madre ricolma di gente, le parole di incoraggiamento di Don Alfredo, la prima processione nelle vie del paese, la prima piccola banda che accompagnava i nostri Santi. Per molti, non per tutti, ci fu anche un piccolo pranzo. Un gelato in piazza, una giocata nella ruota della fortuna. Ma soprattutto fu l'inizio della faticosa rinascita di un paese distrutto dalla guerra, umiliato da forze straniere, ma indomito nella convinzione che tempi migliori sarebbero arrivati. A tutti Buone festivita' d San Giovanni.
Brooklyn,Ny.
sab 10 giu alle ore 18:26
Donato D'Orazio. Erano gli anni che seguirono la seconda guerra mondiale. Cansano, anche se con tante difficolta', cercava di ritornare ad una parvenza di normalita'. Noi ragazzi per passare il tempo giocavamo con una palla fatta di stracci nel viale municipale. Mentre la prima squadra, con un pallone vero ma usato, facevano allenamenti nella piazza. Ognuno di noi bambini aveva una squadra di calcio di serie A di cui ne era appassionato. Io, come la maggior parte dei miei coetanei, tifavamo per il grande Torino. Poi il funesto incidente aereo di Superga in cui morirono tutti i grandi campioni di quella meravigliosa squadra ci diete quel senso di delusione e dolore che ci portammo con noi per tanto tempo. Poi, come succede sempre ai bimbi, si cerca altrove di trovare una squadra del cuore di cui tifare. I miei compagni scelsero per la maggior parte le grande squadre del nord. Io, dopo la delusione Torino cercai una squadra del centro/sud italiano. Non sapevo cosa fare, anche perche' per poterci informare a quel tempo non c'era la televisione, e le radio a Cansano si potevano contare sulle dita di una mano. C'erano i giornali, ma non arrivavano nel nostro paese, Fu, come in tante altre cose, Don Ciccio a risolvere il nostro problema. Con la sua immensa generosita' riusci' a fare un accordo con l'edicola di giornali situata a piazza Ovidio che, con un prezzo irrisorio, gli dava una dozzina di giornali del giorno precedente due volte la settimana che lui dava a tutti noi per invogliarci a leggere ed essere informati. Io scelsi un giornale sportivo che si stampava a Napoli. " Sport Sud ". Fu questo giornale, allora si pubblicava una volta la settimana, che mi accosto' alla squadra di Amadei, Pesaola, Comaschi, Casari e tanti altri bravi atleti. Naturalmente non era la migliore squadra italiana, questo apparteneva ai grandi club del Nord. Ricordo, alcuni anni dopo, Io ero di gia' qui a New York quando il Napoli compro' il campione svedese Jeppson, che fu sopranominato Il Banco di Napoli perche' costo' la bella cifra di cento milioni di lire. Il mio affetto per Napoli si rafforzo' quando, per avere il visto per entrare in questa nazione dovetti, com mio padre, stare per una settimana in quella meravigliosa citta'. E' un amore che resiste da piu' di settant'anni. Naturalmente ci sono stati alti e bassi. La piu grande soddisfazione e' stata durante il periodo di Maradona, la piu' grande delusione la bancarotta del fine secolo. Vivendo in questa grande metropoli ho avuto il piacere di assistere di persona a due partite giocate dal Napoli contro il Santos di Pele'. La squadra, negli ultimi anni e' stata tra le migliori della serie A italiana, ma, per un motivo o altro mai la migliore. Quest'anno, iniziando dall'anno scorso, con grande stupore del mondo sportivo, il Napoli, con i suoi gioelli, giovani e talentuosi, e riuscito a portare a termine un campionato stupendo. Forse il piu' bello di tutto il firmamento annuale della serie A italiana. Onore non soltanto alla citta'di Napoli, ma al mondo calcistico mondiale. La squadra piu' bella della storia calcistica italiana. Non lo dico io, incallito vecchio tifoso della squadra azzurra, Ma, l'icona del giornalismo americano, il New York Time. Brooklyn,Ny.
ven 21 apr alle ore 18:09
Donato D'Orazio. Molte volte nel crepuscolo di un qualcosa si cerca di analizzare quello che e' stato o quello che verra'. Ed io che ho soltanto l'opzione di analizzare quello che e' stato vorrei ritornare sulla storia della mia generazione. Una storia complessa, fatta da episodi, forse unici, sicuramente diversi e piu' difficili e complicati di tante generazioni, specialmente quelle a seguire. Abbiamo iniziato il percorso di vita negli anni trenta. Abbiamo sperimentato, anche se da bambini, le brutture del fascismo, di quel totalitarismo che ci plasmava a tutti secondo i canoni di un sistema autocratico in cui non ci era permesso diversita' di vedute, ambizioni personali o iniziativa che potevano allontanarci da quel inflessibile tracciato che ci era stato disegnato. Eravamo a tutti gli effetti dei birilli di un tiranno che ci negava in ogni momento di sperimentare quel sacrosanto diritto di avere una nostra liberta', di un nostro sogno di raggiungere in pieno le nostre potenzialita'. Se tutto questo disagio non bastasse ci arrivo' come un fulmine a ciel sereno una disastrosa guerra mondiale. Una guerra che non ancora adolescenti dovemmo subire sulla nostra pelle. Dalle forze di invasione tedesche fu obbligato a tutta la popolazione di Cansano di collaborare o lasciare il paese. La stragrande maggioranza della popolazione opto' di non cooperare con i nemici. Fu' cosi' che inizio' la nostra terrificante odissea. Nella notte dell'undice Novembre lasciammo le nostre case, dirigendoci verso le colline limitrofe del nostro paese. Per ben sei settimane dovemmo sperimentare le brutture della fame, del freddo autunnale che imperversava giorno e notte all'aperto sotto una capanna di pietre. Una burrasca di neve che ci colpi' il 23 Dicembre ci obbligo' a lasciare i nostri rifugi montanari per cercare nella valle Peligna qualcuno che ci potesse dare una stanza, un garage, un qualcosa che ci permettesse di sopravvivere. Eravamo sporchi e maleodoranti. La gente di quei borghi in un primo momento ci rifiutarono, poi, forse presi da compassione per noi bambini, forse per le condizioni disumane in cui ci trovavamo, ci diedero ospitalita' in ambienti rurali, scarni, ma che per noi rappresentavano la nostra salvezza. Mentre tutto questo succedeva, il nostro paese, come ho detto, occupato dai soldati tedeschi, le nostre case venivano saccheggiate non soltanto dai Tedeschi, ma anche da quella minoranza di nostri paesani che decisero di collaborare con i nemici. Dopo sette mesi di esilio potemmo ritornare nel nostro paese. Quello che trovammo fu un disastro. Case vuote, immobili e provvigione di cibi spariti. Aule di scuola completamente distrutte. Non c'era rimasto nemmeno un banco, una lavagna, una cattedra per i maestri per poter insegnare. Per noi bambini delle elementari non solo perdemmo un'anno di scuola, ma nel primo anno di ritorno fummo costretti a portarci da casa qualcosa che somigliasse ad una sedia per potere partecipare alle lezioni. I maestri furono i nostri eroi. Senza avere niente per potere insegnare fecero i miracoli per darci almeno una base per potere ricominciare. Dopo le elementari per pochi di noi ci fu data l'opportunita' di continuare gli studi a Sulmona. Alcuni scelsero le scuole medie, la maggioranza di noi, figli di contadini o operai, ci fu dato l'opportunita' di frequentare un corso di Avviamento di tre anni che ci diete una conoscenza generale di tutte le materie (sedici per la precisione) scolastiche di quel tempo. Tre anni di insegnamento che ci fu prezioso quando, ancora una volta, il destino ci riservo' un'altra sorpresa, quella dell'emigrazione che ci porto', ancora una volta, lontano dal nostro paese. Una generazione, la nostra, che e' stata costretta a sperimentare tante bruttezze, tante ingiustizie, ma alle fine temprata da tanta avversita' e' riuscita a valicare ogni vicissitudini e dare a loro stessi, alle loro famiglie, al loro paese lontano motivo di orgoglio, di onore, di tanta perseveranza che li ha portati a vincere i tanti ostacoli che la vita gli ha riservato. Brooklyn,Ny.

09/02/2023

ore:08:46

Comunico che il sito è stato rinnovato. Dopo gli appelli accorati di tantissime persone, sono riuscito ad inserire alcune parti di dati per la garanzia dei dati personali. Speriamo che la privacy police che ho messo vada bene per le varie agenzie di controllo nel mondo. Buona navigazione e buona vita a tutti La Redazione
mer 8 feb alle ore 18:46 Donato D'Orazio.
Non posso credere che il Sito cansanonelmondo possa, nei prossimi giorni, chiudere battenti. Non dovrebbe accadere perche' e' stato per diciassette anni come una ideale autostrada che attraversando monti ed oceani e' riuscito a raggiungere noi emigranti cansanesi in ogni parte del mondo. E' riuscito a ricucire in noi quell'amore, quella nostalgia,quel desiderio, quei ricordi smarriti nel tempo. Molti di noi ci siamo riavvicinati al nostro paese, al nostro passato, alla nostra storia. Per molti e' stato quell'incentivo, forse soppresso, ma mai dimenticato, di ritornare, almeno per un'altra volta ancora, alla loro origini Di rivivere, per alcuni giorni, la nostra infanzia, la nostra adolescenza, la nostra scuola, la nostra chiesa e la nostra struggente decisione decisione di doverlo, per motivi di sopravvivenza, lasciarlo. Cansanonelmondo e' stato per tutti noi quella fantomatica finestra che ci ha permesso di visitare giornalmente la nostra Piazza xx Settembre, il nostro monumento, la nostra gente nel momento di relaxs pomeridiano. Cansanonelmondo negli anni e' diventato come una enciclopedia di storia delle nostre origini, delle nostre usanze, delle nostre esperienze, delle nostre gioie e dei nostri dolori, raccontati tutti da ricordi vissuti di umili emigranti del nostro paese. Cansanonelmondo e' custode di migliaia di fotografie che mettono in evidenza il nostro passato, il nostro vissuto, le nostre odissee in terre straniere. Perche' si cerca nell'immagginario di far rivivere il nostro retaggio quando di gia' c'e' un contenitore scritto e fotografato di tutto questo? Perche' non c'e' qualcuno o qualcosa per poter salvare questo patrimonio di gia' esistente? Intutto, ancora una volta voglio ringraziare Luciano per il suo lavoro, la sua sensibilita, il suo sacrificio per dare a migliaia di cansanesi di prima, seconda, e terza generazione sparsi per il mondo l'opportunita' di riavvicinarci al nostro passato, di aver fatto conoscere ai nostri paesani in Cansano le nostre storie, il nostro amore e dedizione verso il nostro paese natio. 

Brooklyn,Ny.

21/01/2023

ore 10.30

Vorrei ringraziare fin da subito tutti gli amici di www.cansanonelmondo.it che in questi 17 anni di navigazione nei "mari del mondo" mi hanno seguito e apprezzato per il lavoro svolto nel mantenere sempre o quasi aggiornato il sito. C'è voluta tanta pazienza e devo dire di studio per il linguaggio informatico da applicare . Oggi è arrivato il momento di lasciare perchè è cambiato molto il tipo di codici informatici da applicare e non me la sento molto di ricominciare a studiare. Gli anni passano per tutti e così che vorrei lasciare un arrivederci a tutti i Cansanesi sparsi in tutti i continenti, sperando che qualche giovane si prenderà la briga di ricominciare sicuramente a migliorare questo spazio vuoto.

Arrivederci a Cansano

P.S. Sicuramente uno spazio c'è già nei social. Ma è uno spazio sfuggente che non ti dà tempo di riflettere e meditare quello che si scrive.

La Redazione

Luciano Di Paolo

(Gigante)

sab 21 gen alle ore 08:54 Fedela Ciro

Caro Luciano,

Ti ringrazio per il lavoro svolto, gli articoli, le foto, la storia, la musica, la natura e i ricordi, insieme alla tua dedicazione e assoluta rispetto per tutti.

In tutti questi anni, con questo tuo bellissimo sito “Cansano Nel Mondo”, e’ stato possibile vedere, sentire e rivivere il paese Cansano, la gente, le tradizioni, la lingua e sentirsi veramente fiero.

Mi manchera’ la mia quotidiana visita al tuo sito.

Grazie e buona fortuna!

Cari saluti,

Fedela Ciro

Melbourne (Victoria) Aus.
ven 20 gen alle ore 21:54
Donato D'Orazio. Caro Luciano! 
Il tuo avviso di dover sospendere il tuo insostituibile Sito " Cansanonelmondo" e' stato per me, e sono certo, per tutti i cansanesi sparsi per il mondo, come un fulmino a ciel sereno.Il tuo impegno, il tuo talento, la tua sensibilita' nel aver capito l'importanza di avere un qualcosa che potesse riavvicinare tanti cansanesi lontani al loro paesello natio e stato di un intuito geniale. Con la  creazione del Sito "Cansanonelmondo" hai saputo riallacciare quel genuino legame d'affetto tra noi all'estero ed il nostro paese natio. Legame che la lontananza, il tempo, e le vicissitudine della vita ci avevano fatto dimenticare.Ci hai dato il mezzo per rianimare quel sentimento, forse mai spento, ma offuscato dal tempo. Per molti e' stato il mezzo per rivedere le nostre case, le nostre chiese, ricordare le nostre usanze. Ci hai dato l'opportunita' di visitare ogni mattina dei nostri giorni la nostra Piazza, il nostro monumento, di riavvicinarci ai nostri cari. Con certezza sei stato la persona che piu' di tutti ha cercato di riunire idealmente tutti i cansanesi sparsi per il mondo. Per me sei stato tanto generoso nel darmi quella possibilita' che per mancanza di mezzi, di tempo, di possibilita' economiche e delle condizioni catastrofiche del dopoguerra non ho potuto fare da bambino. Quello di poter scrivere. Di poter esaudire un desiderio del mio maestro Rocco Colecchia che spesso mi incoraggiava di  continuare gli studi perche' convinto che avrei potuto far carriera con lo scrivere. Per questo, caro Luciano, ed altro ancora, ti ringrazio immensamente. Ti auguro un mondo di bene. Un abbraccio alla tua famiglia. A risentirci. Amico Donato.
Brooklyn,Ny.
gio 22 dic alle ore 18:56
Donato D'Orazio. Siamo entrati nel clima Natalizio. Un clima che sprona i nostri cuori verso quella generosita', quel cameratismo, quel senso di amore verso chi e' meno fortunati di noi. Un clima che immancabilmente ci riporta a quel tempo, ormai lontano, in un paesello fiabesco, tra una comunita' povera ma orgogliosa, unita in quella sicurezza che tempi migliori sarebbero arrivati. Ricordi di quella chiesa madre che si riempiva di gente devote ed oneste che facevano del Santo Natale un esempio di devozione verso la loro religione e verso la loro comunita'. Erano altri tempi, altro modo di afrfrontare le difficolta' della vita. Tempi in cui non c'erano strati sociali, eravamo tutti allo stesso livello e tutti rispettavano ed amavano con sincerita' il nostro prossimo. Serebbe bello ritornare a quella semplicita', quella saggezza che sapeva aiutarci a comprentere ed onorare la vita per quella che era. Purtroppo non e' possibile. quello che e' possibile e' poterci comprendere e rispettarci. A tutti i nostri paesani o discententi, in Cansano e nel mondo, l'augurio sincero di un Natale felice ed un Anno nuovo sereno e salutare. Un Abbraccio. Donato.  Brooklyn,Ny.
lun 14 nov alle ore 17:30 Donato D'Orazio. Ero un giovane di 18 anni quando nell'Ottobre del 1954 mi imbarcai sulla splendida nave Andrea Doria per raggiungere L'America. Il sogno di tanti ragazzi come me che vedevano in questo paese la soluzione dei loro tanti problemi. Non fu certo un giorno felice nel lasciare dietro di me parte della mia famiglia, gli amici, la vita semplice ma spensierata di una adolescenza serena ma difficile, di ricordi di guerra e privazioni, di sogni belli ma irrealizzabili, di un paesello natio che per diciotto anni era stato il mio mondo, il mio nido, la mia ragione di vita. Il viaggio verso il nuovo orizzonte non fu facile. le intemberie dell'oceano Atlantico furono severe, i ricordi di quello che avevo lasciato cominciavano a darmi un senso di nostalgia che mi attanagliava il cuore, il senso dubbioso che forse avevo fatto una decisione sbagliata nel lasciare la mia terra e la mia nazione mi facevano male. Intutto, anche per dare sollievo a mio padre che era contrario ad emigrare facevo buon viso ad imprevista sorte. L'alba del 24 Ottobre 1954 fu il primo momento in terra Americana. L'alto parlante della nave ci annunciava che tra due ore saremmo arrivati nella baia di New York. Un tremore di paura e di commozione investi' i miei sentimenti, L'idea che tra poco minuti avrei visto la Statua della Liberta' nella sua immensa grandezza ed i primi grattacieli della bassa Manhattan mi coinvolse emotivamente tanto da cercare la mano di mio padre per sentirmi protetto. La vita da emigrante non e' mai facile, ci sono sempre imprevisti, episodi, ostacoli e sacrifici che si debbono superare prima di sentirsi un po' partecipe di un nuovo mondo che non sara' mai completamente tuo. Dopo cinquantanni in questa meravigliosa citta' volli scrivere alcuni versi che in sintasi racchiudevano la mia esperienza che e' poi l'esperienza di tutti gli emigranti, specialmente italiani, che hanno dovuto lasciare il loro paese. Questi versi furono pubblicato molti anni fa' da Luciano nel suo Sito "Cansanonelmondo". Se Luciano lo permette li vorrei riproporre per ancora una volta. " Paese mio, Cansano caro a diciotto anni ti dovetti lasciare, con te la mia mamma, fratello e fidanzata che per una chimerica speranza mi dovetti allontanare. Avevo amici, parenti e paesani, aria pura e notti stellari. Rosee aurore e giornate solari che incosciamente abbandonai, Partii triste e col cuore in mano verso lidi sconosciuti e lontani, Mentre la nave partiva solcando il mare, vidi con rimpianto la mia Italia che si allontanava. Capii li' per li', con amarezza e nostalgia che il ciclo piu' bello della mia vita era finito. New York, immensa, poliedrica e generosa mi accolse con ospitalita' ed un lavoro. I primi anni furono di sacrifici e privazioni per poi avere un avvenire migliore. Tanti anni sono passati, tanti chilometri ho percorso nella mia autostrada. Sono ormai di una eta' avvanzata che mi permette solo di guardare al passato. Cerco di interrogare la mia vita, i miei ricordi, il mio destino, per trovare una risposta conclusiva. " Ho fatto bene o male a lasciare il mio paese natale?" Brooklyn,Ny.
mer 19 ott alle ore 02:58 Donato D'Orazio.
Un'America tradita ed umiliata da politici che hanno scelto, per vantaggi personali, di denigrarla, offenderla e ferirla nella parte piu' importante della sua giovane storia. Una Costituzione, indiscudibile pilastro di una democrazia fondata sul potere del popolo, sul diritto di ogni persone di avere la stessa opportunita', sul diritto sacrosanto del voto, sullo stesso rispetto del vincitore e vinto. sul dovere della collaborazione di tutti per il benessere del paese, sulla generosita' verso gli sfortunati ed oppressi. Una Costituzione oggi profanata da gente senza un ritegno civico e morale, che con bugie e tradimenti la stanno distruggendo. Picconata dopo picconata la stanno portando verso un meschino valore di una carta igienica. Un Partito repubblicano che ha perso la sua identita', prima rappresentava il sentimento conservatore di tante persone, oggi succube di un tiranno, preso d'assalto da persone senza scrupoli, senza dignita', senza quel senso del servizio pubblico che contrassegnava i suoi leader del passato. I nuovi rappresentanti hanno scelto la via della falsita' delle bugie, della stupita suddidanza verso un personaggio abominevole. Una Corte Suprema che da sempre l'imparziale bilancia giuridica tra il ramo esecutivo e legistativo del governo, oggi politicizzata da giudici  di parte che sentenziano secondo la loro tentenza politica. Ben cinque di loro su un totale di nove sono li' per servire le idee malsane di politici senza un ritegno morale. In pochi mesi sono riusciti ad abolire una legge che dal 1972 proteggeva il diritto delle donne di decidere cosa fare del loro corpo. Hanno dato a vari Stati, per lo piu' del Sud, governati da bigotti e razzisti il potere di decidere per le donne quello che possono o non possono fare. Hanno dato a questi politici senza scrupoli il poter di ridisegnare le varie contee elettorale per favorire gli estremisti del partito repubblicano nelle prossime elezione  del mese di Novembre. In questo clima di abusi e soprusi, di divisioni e bugie, di una malsana convinzione che se sei bianco, anglosassone e ricco puoi avere una sede elettorale a dieci metri da dove vivi. Se sei di colore nero, giallo o caffe' latte, se sei povero e senza tetto, se vuoi votare devi  andare a quindici chilometri dalla tua dimora per trovare una sede elettorale. Se per disgrazia ti trovi in una fila di centinaia di votanti sotto il sole cocente del Sud e qualcuno di offre una goccia d'acqua per rinfrescarti un po', puoi incorrere, unito al tuo benefattore, in una squalifica dal votare. Sembra un fatto ridicolo, e forse lo e', ma e' pura verita'. Per questo Partito ogni stratagemma, anche la piu' vile, e' buono per non farli votare. Se tutto questo non bastasse, hanno fatto si' che alle sede elettorale non possono prestare servizio gente ":comune" oneste e normale che per guadagnare qualche dollaro ne hanno fatto richiesta, solo persone di parte, di fede estremista scelte personalmente dal Segretario Di Stato del loro partito.Questo e' soltanto una piccola sintesi di quello che sta' succedendo in questa nazione. Ed intutto questo marasma di vigliaccherie ci sono gente che ancora credono a queste esagerate bugie. Essere repubblicano per loro, e' motivo di una certa effimera superiorita di non so' di che cosa. Il fatto che del vero Partito repubblicano non c'e' piu' niente, che e' stato sostituito da un personaggio perfido che ha commesso il piu' grave affronto alla democrazia di questo paese. che con una insurrezione di stato non solo ha creato morti, feriti, dolori ed apprensione, ma ha anche messo a repentaglio la vera essenza di questa democrazia. C'e' voluto l'eroismo di pochi agenti del Capitol che hanno messo a repentaglio la loro vita per salvare un intero Parlamento con il Vice Presidente da una fine orrenda. Per questi nuovi repubblicani tutto questo non importa. per loro mettere la bandiera Americana, anche se imprattata dal sangue di sei agenti di sicurezza morti nel difendere non la loro bandiera, ma la bandiera di milioni di persone di tutto il mondo, di tutte le etnie che venuti in questo paese hanno dato tutto loro stessi, che hanno sacrificato i loro figli per aiutare gli oppressi in qualsiasi parte del mondo, che hanno creato un paese libero, sociale, generoso, accogliente e democratico. Quel paese che i vostri rappresentanti stanno lavorando per distruggerlo, per azzerare i sacrifici dei vostri antenati. Se volete essere fiero di tutto questo, fatelo, ma siate almeno fedele alle persone che hanno lottato per darvi tutto quella liberta'  che oggi avete.
Brooklyn,Ny.
lun 26 set alle ore 21:35
Donato D'Orazio.
L'Italia ha dato la sua risposta> Giorgia Meloni ha vinto le elezioni. Sara' lei a guidare il paese (nazione per lei) per i prossimi cinque anni. Un risultato questo che ha sorpreso la stampa Americana. Un giornale, con un titolo a tutta pagina ha scritto " TERREMOTO IN ITALIA. HA VINTO UN PARTITO DI ORIGINE FASCISTE". Continua dicendo che sin dalla seconda guerra mondiale non c'era ,stato in Italia un risultato elettorale a favore di un partito di estrem,a destra. Anche se scrive che l'Italia con questo risultato ha fatto un gigante passo indietro, mette in evidenza che la Meloni anche se di tendenze fasciste, nei recenti aiuti militari all'Ucraina ha votato a favore. Ed ha promesso che sara' fedele ai patti internazionali approvati con paesi dell'unione europea. Per di piu', spiega, che la Meloni da sola non ha quella maggioranza per poter fare diversamente, Ci serve l'aiuto di altri partiti per poter  raggiungere la maggioranza. Mentre critica aspramente il leader della Lega, Salvini, definendolo inaffidabile ed opinionato, ha confidenza nel vecchio Berlusconi per mantenere l'Italia nel contesto Europeista. Se posso aggiungere il mio modesto parere, penso che la colpa di questo drastico spostamento verso l'estrema destra del paese e' dovuta soprattutto nelle divisioni, forse sciocche, delle diverse correnti del partito Democratico e della testardaggine del partito Cinque Stelle che all'ultimo momento ha deciso di correre da solo, facendo cosi male a se stesso e prevenendo un governo centrista, anche se di tentenza di sinistra. Intutto, io penso, che il sistema parlamentare italiano sara' come un freno alle possibile idee autocratiche dei leaders del prossimo governo. Purtroppo non e' cosi' in America, qui abbiamo un sistema federale che i padri della costituzione di questo paese idearono per  dare ai vari Stati che costituivano L'Unione gli stessi diritti. Questo sistema a quel tempo era giusto, oggi non piu'. Ci sono Stati come la Florida, il Texas ed altri ancora governati da persone egoiste e saccenti che non fanno altro, per interessi personali, di mettere discordia, e di appropriarsi di poteri che loro non hanno. Come di avere Presidenti, come Donald Trump, che completamente ignorante del sistema politico che abbiamo, si autodefinisce un dittatore che puo' fare quello che vuole. Forte del consenso di un 33% di pessimi personaggi di tentenze razziste, di supremazia bianca, di fascisti e di poca gente onesta che per motivi di falsa superiorita' culturale o di luogo dove vivono credono a tutto cio' che questo barbarico individuo gli dice, dandogli indirettamente l'approvazione di fare un colpo di Stato, di creare insurrezione, di  dare  l'opportunita' a delinquenti di distruggere il Capitol Building dove ben sei agenti di polizia trovarono la morte ed altri 178 costretti a vivere con una dolorosa disabilita' permanente. Come se tutto questo non bastava, gli permettono di essere libero di fare quello che vuole mentre gente umile finiscono in galera per non aversi fermato ad un segnale di stop. Quindi cari connazionali in Italia prima di deludervi della situazione italiana pensate a questa "Democratica" America, dove i ricchi e potenti possono fare quel che vogliono ed i poveri, i malati, gli sfortunati possono solo sognare, purtroppo di un sogno che non si avverera' mai.
Brooklyn,Ny.
sab 3 set alle ore 03:41
Donato D'Orazio. Una nazione che si pensava avesse superato il periodo di puro razzismo dei primi anni del secolo scorso. Tempi in cui anche i nostri antenati dovettero subire avversita' di ogni tipo. Furono derisi, offesi, abusati e anche uccisi. Non ci fu' la nostra nazione d'origine o qualsiasi ente federale di questo paese che fece un minimo di qualcosa per poterli difendere. Si dovettero difendere da soli, alcuni anche con lo stesso metodo usato contro di loro. Una storia tanto triste quando coraggiosa. Un periodo che avrebbe dovuto insegnare a noi emigranti degli ultimi tempi di capire a che cosa vanno incontro oggi altre etnie, altre esseri umani dal colore della pelle diversa da noi. Invece che fanno? Sposano la malefica idea di personaggi perversi che stanno riportando questa nazione sull'orlo di un precipizio sociale. Basta pensare che un Italo/Americano, piu' propriamente un possibile Cansanese/Americano, per vantaggi personali, e di sciocco potere ha avuto la pessima idea di offendere uno degli italo/americano piu' riverito dal mondo scientifico di questo paese. Sto parlando di quel misogynistic governatore della Florida Ron De Santis. In un discorso ai suoi coorti ha voluto prendere di mira il dottore Fauci, presidente per ben cinquantanni dell'ente per la prevenzione di malattie infettive, E' stato responsabile di tutte le pandemie che hanno culpito il mondo nell'ultimo mezzo secolo, ha servito con dignita' ben sette Presidenti di questa nazione, siano essi stato Demcratici o Repubblicani, Ha salvato milioni di persone in tutto il mondo, il vero prototipo di grande scienziato. Il vile Demagogo De Santis ha voluto seguire le orme del psicopatico, bugiardo, irresponsabile, vile ex Presidente Trump nel offendere il nome di uno dei piu' riverito scenziato americano e puro orgoglio della vera comunita' italiana di questa nazione. Chiamandolo " un piccolo nano che qualcuno dovrebbe prenderlo e buttarlo nel fiume Potomac.". Ci sono state alcune comunita' italiane che si sono risentite, che hanno protestate contro quell'imbecille che ha proferito questi insulti. La nostra comunita', forse perche' condivide l'opinione di quel vile o forse perche' sono impegnati a scrivere scemenze nei vari "social" non lo hanno fatto. Ho usato la parola Social o sociale o ancora socialista per mettere in evidenza che qualcuno ossessionato da questa parola scrive cose inesatte da ormai troppo tempo del sistema socialista che tante nazioni, tra le piu' ricche e felice del mondo applicano da tanto tempo. Forse confonde il comunismo col socialismo. Due cose diametricalmente opposte. Il comunismo e' quello che sta' applicando l'ex Presidente per riprendersi il potere che ha leggittimamente perso in libere elezioni. Il socialismo e' quel sistema che cerca di dare a tutti i cittadini, quelli Geni o quelli poco inteligenti, quelli fortunati o quelli sfortunati la possibilita' di avere almeno la stessa possibilita' per una esistenza serena che altri hanno. Basta pensare che anche in questa nazione le leggi migliori sono leggi sociale. Il Social Security e' una legge federale sociale che tutti, nessuno escluso. prende per la loro vecchiaia. E per quanto so' nessuno l'ha mai rifiutata. Il medicare e' una legge sociale, non aiuta soltanto i disaggiati, aiuta tutti e nessuno l'ha mai rifiutato. Il Medicaid e' una legge sociale che aiuta soltanto i disaggiati, i malati, persone che malgrado il loro impegno non possono farcela. Ed e' giusto cosi'. Ci sono nella nostra comunita' tante persone, anche quelle che mettono il cuoricino alle sciocchezze che si scrivono, che un loro caro, per loro sfortuna o malattia hanno necessariamente e giustamente dovuto ricorrere a questa legge. Se non ci fosse stato sarebbero stati tutti in condizioni disastrate. Per noi piu' fortunati questo dovrebbe essere qualcosa che ci da' soddisfazione e non scellerata critica. Perche' una societa' ricca come questa non dovrebbe aiutare chi ne ha bisogno? Questo e' il vero socialismo. Nelle nazioni che si pratica tutti vanno a votare, non ci sono partiti che cercano di prevenire il voto ad un importante segmento della popolazione. TUTTI accettano con dignita' il risultato delle votazioni, chi vince governa, chi perde si congratula col vincitore. Questo non totaliarismo, questo e' democrazia, questa e' imparzialita', questo e' il vero socialismo. Brooklyn,Ny.
dom 14 ago alle ore 17:55
Donato D'Orazio. Come nelle piu' belle favole, c'era una volta una comunita' di cansanesi a Brooklyn molto copiosa ed unita. C'erano vecchi cansanesi di lunga data in questa citta' che si proposero a dare una mano a noi da poco arrivati in questo paese. Avevano eseprienza, avevano pazienza, avevano la volonta' ed abnegazione, di consigliarci, di avviarci in modo giusto in quella nuova avventura che stavamo iniziando a sperimentare. Ne potrei nominare almeno una dozzina, forse molto di piu', non lo faccio per non dimenticare qualcuno, Per tutti nomino Giuseppe (Joe) Fontana e Joe (Peppone) Di Paolo. Furono determinanti in quella che poi divento' una delle comunita' piu' floride dei tanti cansanesi sparsi per il mondo. Diventammo, per la maggior parte, una unita' di persone che si volevano bene, che si rispettavano, che si consolavano nei momenti difficili e si onoravano nei tanti momenti lieti. Chi di noi ancora esistenti non ricorda le tante feste comunitarie fatte insieme? Chi non ricorda l'onore di partecipare a dozzine di matrimoni dei nostri figli? Chi non ricorda gli anni in cui avevamo una squadra di calcio che ci manteneva impegnati ogni weekend di quei tempi? Chi non ricorda i primissimi giorni in questa nazione dove per stare un po' vicini e sapere di cosa succedeva nel nostro paese d'origine ci riunivamo all'angolo della trentaquattresima strada la domenica mattina?, Chi non ricorda la partecipazione alle messe domenicale nella piccola chiesa di San Rocco dove dopo la funzione religiosa ci fermavamo per pochi minuti nelle case di nostri paesani per augurargli un buon fine settimane, ed in occasioni di feste importanti di fargli sentire la nostra vicinanza ed il nostro affetto? Chi non ricorda i nostri genitori che per darci un avvenire migliore si sacrificarono a lasciare il loro paese per avventurarsi in luoghi sconosciuti e lontani? Forse erano altri tempi, forse perche' ci consideravamo tutti allo stesso livello sociale, forse perche' non si era ancora impossessato in noi il virus del sentirsi superiori, del considerarci piu' preparati culturalmente, forse piu' politicamenti corretti, forse piu' finanzialmente importanti, fatto sta' che il cameratismo che ci univa non esiste piu', che il sincero affetto che ci univa ci ha lasciato con la scomparsa dei nostri antenati, che il nostro nome che ci identificava e' stato sostituito con aggettivi altisonanti, che la nostra identita' di genuini cansanesi e' stato sostituita, seconda una mentalita' puramente individuale, da veri o non veri "americani". Tutto questo, ed altro ancora, ha fatto si' che la terza generazione di cansanesi se si incontrano per strada non si conoscono, e per la maggioranza, non sanno da che comunita' essi provencono. Tutto questo per noi di seconda generazione non e' un vanto, bensi' un obblico che abbiamo perduto. Brooklyn,Ny.
sab 11 giu alle ore 18:29
Donato D'Orazio. L'attacco al Capitol Building, luogo sacro di questa democrazia, da gente senza scrupoli, per lo piu' dei razzisti pericolosi, del 6 Gennaio 2021, rimarra' nella storia di questo paese come il piu' aberrante e vile atto barbarico contro la volonta' di questo popolo. Per la prima volta, nei suoi quasi 250 anni di storia, l'America si e' trovato a confrontarsi con un colpo di Stato perpetrato da un uomo demagogo, bugiardo, saccente, che per lo sporco potere, per suoi interessi personali, si e' macchiato di un vile attentato alla democrazia, alla costituzione, al pacifico trasferimento di potere che sono stati sin dal principio della sua esistenza capisaldi di un popolo libero e democratico che ha sempre scelto con il voto da chi essere rappresentato. Non ha avuto quel senso del dovere, quel rispetto, quell'onore di rispettare la volonta' del popolo. Con Lui hanno perso dignita'. onore e senso civico il 99% dei rappresentanti repubblicani al congresso di questo paese. Lincoln, Goldwater, Reagan, giganti del repubblicanesimo conservatore di questo paese, sicuramente si stanno rivoltando nelle loro eterne dimore. Per loro il servizio pubblico, il rispetto verso il loro paese e la loro costituzione era l'unico motivo per essere a Washington. I vigliacchi di oggi che li hanno seguiti, per mantenere il loro potere hanno perso la loro dignita' ed il loro buon senso. Sono tutti diventati autocratici, bugliardi, servili verso un essere che non sa' ammettere di essere un perdente, un inutile personaggio che miracolosamente si e' trovato a Washington per perorare il suo ego ed i suoi interessi personali. La deputata Mrs. Cheney, appartenete a quel 1% di onesti rappresentanti degni di quei tre leaders su menzionati, e del vero ideale del partito repubblicano, tra l'altro l'una dei due soli rappresentanti del loro partito che hanno avuto il coraggio e l'onesta' di partecipare al Comitato che sta' indagando di trovare il responsabile dell'attacco al Capitol, dove sette persone sono morte, 178 agenti militare feriti, alcuni gravemente, quaranta milioni di danno, e, soprattutto, una democrazia messa in pericolo di estinzione. Ebbene, Mrs. Cheney, nel suo intervento di giovedi' sera, davanti a milioni di persone ha detto ai suoi colleghi repubblicani " La persona che voi ingiustamente coprite dai suoi atti di sovvertizione verso il popolo americano prima o poi non ci sara' piu'. per voi, invece, l'onta del disonore vi rimarra' per sempre." Ed ha ragione. Tutto quello che e' successo negli ultimi sei anni, per me non e' stata una sorpresa, conoscendo il personaggio, la sua demagogia, il suo stato mentale mi diete la certezza che tutto questo marasma sarebbe successo. A chi interessa gli consiglio di andarsi a rileggere alcuni miei Post, scritti e pubblicati in questo sito nei mesi di Agosto/Settembre 2016. Vi sorprendera'. Brooklyn,Ny.
sab 28 mag alle ore 02:00 Donato D'Orazio. Ancora una volta una strage di innocenti bambini si e' ignobilmente compiuta in una scuola del Texas. Diciannove bimbi di eta' dai sette a dieci anni sono stati massacrati con una mitragliatrice da un delinquente psicopatico di diciotto anni. Questo abominevole massacro segue di soli dieci giorni un'altra carneficina, ancora una volta in Texas, dove una dozzina di persone, per lo piu' anziane, hanno perso la vita in un supermercato per mano di un demente ventenne, anche lui con un fucile, li ha uccisi. A questi due miserabili assassini e' stato permesso di comprare liberamente queste micidiali armi da guerra. Come e' stato possibile comprare armi da fuoco ad altri 228 assassini che soltanto nel 2022 hanno compiuto atti terrificanti come quelli su' scritto. Soltanto nella puritana America tutto questo succede. Soltanto in questa nazione, ben 37 Stati permettono ai loro cittadini di comprare armi da guerra liberamente, 25 dei quali si permette di portare pistole ovunque, soltante se occultate. Nei rimanenti 12 Stati si possono portare pistole liberamente. Ed anche ai rimanenti tredici Stati culturalmente e socialmente avanzati, con leggi piu' ferrei riguardo armi da fuoco non e' che ce la passiamo tanto bene. Ci sono Stati limitrofi che si puo' andare liberamente e comprare una pistola o fucile. Tutto questo perche' abbiamo una classe politica contaminata dal potere e succubi di vili associazione come l'assoziazione nazione del fucile che dona a questi animali senza spina d'orsale migliaia di dollari per la loro rielezione. Abbiamo un partito repubblicano che dal 2016 e' stato preso ostaggio da un'estremista xenofobo e tanti imbecilli che lo seguono. Dal 2018 c'e' una legge approvata dal Parlamento e bloccata da Tutti i senatori repubblicani che renderebbe quasi impossibile a criminali di poter avere un arma da fuoco. Abbiamo un partito repubblicano che sta' togliendo la liberta' di scelta alle donne, ma restio nel fermare l'eccidio di migliaia di innocenti bambini, di anziani, di gente di colore, di ispanici. Questa e' L'America di oggi, questo e' il moderno Far West. Brooklyn,Ny.
dom 17 apr alle ore 03:26 Donato D'Orazio. Siamo alla vigilia della Santa Pasqua. Parte dell'anno in cui l'amore, la generosita', l'ecumenica voglia di essere piu' buoni, piu' generosi verso il prossimo dovrebbe essere parte integrante dei nostri desideri, dei nostri propositi. Purtroppo per molti non e' cosi'. In un mondo falsato da ingiustizie, da terrificante guerre, da tragedie umane, da privazioni di quei basilari diritti che permettono a tanta gente l'opportunita' di essere liberi di gestire la loro esistenza come e dove vogliono. Siamo in un mondo dove i soprusi vincono sul buon senso, dove il razzismo impera sull'uguaglianza, dove i poveri diventono piu' poveri ed i ricchi piu' ricchi. Siamo in un mondo dove il cinismo, le brutalita', l'egoismo hanno preso il sopravvento sulla comprensione, sul desiderio umano di essere solidali verso gente piu' debole che soffrono la malvagita' di altri. Caso in punto L'Ucraina. Una nazione pacifica e democratica, che malgrado la sua indipendenza, la sua democrrazia sta' sperimentando per mano di un ucifero terrestre le atrocita' di una guerra non voluta, dove bambini, vecchi, malati vengono uccisi senza pieta', dove citta' vengono rasate al suolo, dove gente innocenti vengono costrette a lasciare le loro case, i loro cari, la loro storia, il loro retaggio per recarsi in terre straniere dove idioma e costume sono diversi dai loro. L'America, una nazione da sempre faro di democrazia e cooperazione verso i piu' deboli, oggi soggetta al ricatto di politici senza un pizzico di ritegno, senza un po' di simpatia verso i poveri, senza rispetto verso chi non la pensa come loro. Governatori vili ed autocratici che per vantaggio politico stanno portando questa nazione sull'orlo della disiguaglianza, verso la privazione dei diritti costituzionali, verso quel Mccarteismo degli anni cinquanta, verso la privazione di fondamentali diritti di decidere della loro vita, di fomentare quel razzismo dove il colore della pelle fa la differenza dal stare bene o stare male, dal diritto di voto o non voto, dall' essere libero ad essere sempre messo in discussione. Saccenti Governatori che stanno distruggendo cinquantanni di lotte, di pacifiche proteste per dare alle donne il sacrosanto diritto di essere padroni delle loro vite e del loro corpo. Abbiamo una Corte Suprema che interpreta la legge non in un lato imparziale o giuridico, ma secondo il credo politico dei suoi giurati. Abbiamo un ex Presidente che ha commesso uno dei piu' gravi crimini verso la sua nazione, cerare di sovvertire la volonta' del popolo per rimanere al potere. Mentre un semplice cittadino viene incarcerato se e' recitivo ad unna multa sulla strada, a questo individuo, non solo viene lasciato libero, ma gli si permette di continuare a gettare zizzanie, a dire bugie, a mettere questa nazione sull'orlo di una sommossa civile. Siamo in un mondo che ha preso la strada sbagliata. Speriamo che la Santa Pasqua, il significato che rappresenta possa far si' che i potenti, chi ci governa, per il bene dell'umanita', si ravvedano dai loro sciocchi e funesti intenti e ritornano ad essere onesti e consapevoli del male che stanno facendo al mondo intero. A tutti Buona Pasqua. Brooklyn,Ny.
gio 7 apr alle ore 18:23
Donato D'Orazio.
Come puo' un uomo anche se tiranno, anche se perfido narcisista come Putin macchiarsi di tanta malvagita', di tanto malefico coraggio nel uccidere, senza un minimo rimorso, innocenti bambini, trucidare vecchi e malati, rasare al suolo intere citta'. Cosa ne ricavera' da questa ingiustificata e maledetta guerra? Forse la sciocca illusione di conquista di un pezzo di terra non sua?. Forse di ridare alla sua nazione quell'effimero desiderio di riconquistare quel malsano blasone avuto dopo la seconda guerra mondiale?. Soltanto la sua mente malata puo' saperlo. Tutto questo ed altro ancora non giustifichera' mai questo suo brutale affronto alla dignita' umana, alla liberta' di un popolo, al diritto sacrosanto di un mondo intero che anela pace e rispetto. Putin con questo aberrante atto di guerra, di distruzione e morte rimarra negli annali della storia come la persona piu' malvagia, piu' crudele, piu' vile  dell'intera umanita'. Le piu' grande personalita' del mondo, dal Papa ai piu' potenti uomini della terra, sono tutti unanimi nel condannare questo barbarico atto contro le piu' basilare leggi di democrazia, di liberta', di diritto che ogni essere umano dovrebbe avere. In questo marasma di dolore e morte c'e' stata soltanto una voce discordante nel cercare di dissuadere il ciarlatano di Mosca a desistere dal commettere questi atti barbarici verso un popolo innocente, libero e democratico. E questa malefica voce e' venuta proprio da questa nostra America. Un ex presidente non curante del dolore di milioni di persone, non curante delle immense difficolta' che che questa gente sta' sperimentando, che fa? dichiara il suo appoggio a Putin, definendolo come un uomo genio ed un saggio. E, rincarando la dose, chiede al sciopatico moscovita di aiutarlo a trovare fantomatiche nefandezze verso il figlio dell'attuale Presidente. Mentre la nazione, insieme ad altri Stati spendono miliardi di dollari per aiutare l'Ucraina a difendersi da questo sciocco Golia, non siamo capaci di arginare questo nostro saccente dal fare del male alla democrazia di questo paese, di calpestare ogni legge, di essere libero di propagandare bugie di ogni genere per suo personale vantaggio. 
Brooklyn,Ny.
mer 9 mar alle ore 21:20
Donato D'Orazio. Una guerra tanta atroce quando inspiegabile, tanta distruttiva quando inutile, tanta deleteria quando criminale. Una guerra voluta da un vile despota che per saziare il suo istinto bestiale sta' distruggendo una nazione, rasando al suolo le sue citta', uccudendo innocenti bambini, vecchi e malati. Mettendo un paese orgoglioso della sua liberta' e della sua storia sull'orlo di un catastrofico destino di un difficile avvenire. Mettendo un popolo pacifico che niente ha fatto se non quello di salvaguardare la sua etnicita' e la sua indipendenza in un momento difficile. Vedere milioni di gente fuggire da questo inferno, cercare rifugio in paesi stranieri, vedere le loro faccie distrutte dal dolore nel lasciare i loro cari e le loro case mi fa ritornare a quel tempo, ormai remoto, del10 Novembre del 1943 quando anche noi cansanesi a causa dell'orrenda seconda guerra mondiale fummo costretto a lasciare le nostre case. Avevo poco piu' di sette anni quando in quella faditica sera i nostri genitori comunicarono a me e mio fratello di tre anni che dovevamo lasciare la nostra casa. Un ordine delle forze militare germaniche che avanzavano verso Cansano imposero alla popolazione di collaborare con loro o lasciare il paese. Ci furono alcuni paesani che scelsero di collaborare col nemico, molti, la maggioranza, decisero di proteggerere la loro dignita' e lasciare le loro case. La sera di quel giorno lasciammo la nostra casa e ci recammo in una stanza alla fine della partaiova. In quel luogo trovammo altri paesani. Alle prime luci dell'alba dell'undici Novembre ci incamminammo verso il monte "Difesa". Una colonna di circa due dozzine di paesani che tristi ed incerti del futuro iniziarono quella odissea di privazioni. IL dolore e le preoccupazioni si leggevano nei loro occhi. Pochi parlavano, nessuno guardava indietro. Quello che ci aspettava furono sette settimane in una piccola capanna di pietre che poteva ospitare per solo dormire soltanto tre persone. Nella nostra capanna eravamo tre famiglie, si decise che soltanto i piccoli, a turno, potevano dormire dentro. Tutti gli adulti, notte o giorno, sereno o nuvoloso stavano sempre all'aperto. Le intemperie non mancavano, l'acqua potabile, se c'era, veniva razionata. Per lavarsi dipendevamo dalla pioggia, Il poco ricambio lo facevamo soltanto quando ci bagnevamo. Si mangiava solo se una delle donne, sfidando il pericolo di essere scoperte dai tedeschi, era riuscita nella notte a raggiungere le loro case e prendere un po' di cibo. A tutto questo si aggiungeva la paura delle pattuglie Tedesche che continuamente perlustravano la nostra zone per prendere uomini che loro usavano come scudi nelle prime linee di battaglie. Per grazia di Dio e per la bravura dei nostri adulti, i tedeschi mai riuscirono a catturarli. Il 23 Dicembre una bufera di neve ci costrinse a metterci ancora una volta in cammino per raggiungere qualche borgo nella piana di Sulmona per cercare un po' di ospitalita'. In un primo momento, visto il nostro terrificante aspetto esteriore, (sporco e malandato) ci rifiutarono. Poi presi anche da compassione ci accolsero. Alla mia famiglia ci dietero un garage per dormire. Posso dire che senza la loro generosita' forse il nostro destino sarebbe stato molto diverso. Questo nel corso degli anni l'ho messo in evidenza nei vari Post che Luciano Di Paolo mi ha pubblicato nel suo Cansanonelelmondo. E di questo glie ne sono grato. Dopo sette mesi di privazioni, di dolore, di incertezze ci permisero di ritornare nelle nostre case. Case che trovammo completamente saccheggiate ed irriconoscibili. E non furono soltanto i Tedeschi a farlo. Questo in sintasi sono gli orrori delle guerre. Questi sono i drammi che la povera gente sono forzate a sperimentare, e non per colpa loro. Queste sono le guerre che alla fine non portano ne' vincitori ne' vinti. Portano soltanto dolore, distruzione e morte. Brooklyn,Ny.
sab 26 feb alle ore 18:20
Donato D'Orazio. Era il principio di primavera quel lontanissimo giorno del 1944. Eravamo sfollati in un piccolo borgo chiamato " Casette di Panette". In quel periodo dell'anno le campagne della pianura peligna erano tutte verdeggianti. In quel fatidico giorno il cielo azzurro splendeva piu' che mai ed un fresco e soave venticello avvolgeva i nostri corpicini. Due bambini di sette anni che si divertivano a cercare l'impossibile, quello di arrampicarsi su alberi in fiori.Quei due bambini eravamo io e un amico del posto. Mentre spensierati e contenti giocavamo tra i meravigliosi prati in fiori, all'improvviso sentimmo un rumore che veniva dall'alto, accompagnato da un ombra che offuscava la luce del sole. Istintivamente guardammo in su' e quello che appari' ai nostri occhi fu qualcosa di inverosimile. Decine e decine di aerei che volavano a bassa quota verso la vicina Sulmona. La nostra tenera eta' non ci permise di capire tutto cio' che sarebbe successo da li' a pochi secondi. Da questi aerei militari cominciarono a sganciarsi strani oggetti che sembravano palle di fuoco che appena toccavano terra emettevano un boato terrificante seguiti da incendi. Furono una decina di minuti che non finivano mai. eEd erano a poche centinaia di metri da noi. Segui' un breve silenzio, poi grida di panico e di dolore squarciarono la pace di quei luoghi. Impauriti scappammo da quel posto per ritornare nelle nostre case. Fu li' che capimmo che qualcosa di tragico era appena accaduto. Decine di morti, centinaia di feriti, case distrutte. Fu un bombardamento tanto tragico quando tardivo delle forze alleate che erroneamento pensavano di colpire l'esercito tedesco in ritirata da quei posti. Un errore madornale perche' i soldati tedeschi avevano lasciato Sulmona e dintorni alcuni giorni prima. Fu pertanto una tragedia umana che colpi' soltanto persone civile ed innocenti che nulla avevano fatto per meritare una fine cosi' tragica. All'eta' di sette anni molte cose si dimenticano, molte cose scompariscono dai tuoi pensieri, ma terrificanti esperienze di questo genere non possono mai dimennticarsi. Rimangono intelebili nella memoria. Ieri, guardando la televisione e vedendo quei maledetti aerei Russi che bombardavano senza nessuna ragione quei palazzi, quelle strade, quei ponti di citta' Ucraine uccidendo innocenti persone ho rivissuto tutto il dramma di quasi ottanta anni fa'. Ma come disastri di questo genere possono ancora succedere? Ma come puo' un solo uomo, anche se vile ed inumano dittatore, avere il potere ed il coraggio di attaccare, uccidere, destruggere una nazione libera ed indipendente? Come Puo' un ex Presidente degli Stati Uniti D'America anche se' narcisista, immorale e bugiardo rinnegare i principi basilari della democrazia di questo paese per lodare come un genio un uomo senza dignita' come Putin? Come possono membri del partito repubblicano in un convegno politico che si tiene in Florida applaudire ed osannare un mostro come Putin che da solo sta' mettendo scompiglio al mondo,intero? Come possono gente ubriacate da una ideologia malata essere indifferenti a tanta tragedia e seguire ed approvare politici cosi' degenerati? Vada al popolo Ucraino tutto il nostro cordoglio per la morte di tanti loro connazionali e tutta la nostra ammirazione per il loro coraggio ed il loro eroismo. Che Dio vi aiuta in questo difficile momento della vostra esistenza. Brooklyn,Ny.
dom 20 feb alle ore 22:25
Donato D'Orazio. " NOI POPOLO DEGLI STATI UNITI, allo scopo di una perfetta unione, stabilire giustizia e tranquillita', provvedere per la difesa comune, promuovere il benessere generale ed assicurare la benedizione della liberta' a noi stessi ed alla nostra posterita', ordiniamo e stabiliamo questa Costituzione per gli Stati Uniti D'America". Questo il preambolo di una delle carte costituzionali piu' democratiche del mondo. Una costituzione che da' al popolo il sacrosanto diritto di scegliersi il governo che vuole, il diritto universale del voto, e l'inviolabile principio che ogni cittadino, di qualsiasi etnia, religione, colore della pelle abbia le stesse opportunita' e gli stessi diritti e dovere che tutti dovrebbero avere. Oggi questa costituzione e' sotto assedio da perfidi e incoerenti personaggi. E' bastato quattro anni (2016/2020) di pura follia di un uomo narcisista, sociopatico, bugiardo per annullare e mettere alla berlina questo sacro documento. Ha saputo con falsita' e bugie creare un culto di persone che ubriacate dalle sue fandonie ed incoraggiate dalle sue esagerazioni hanno commesso un atto di vile subordinazione che ha messo questa nazione sull'orlo di una guerra civile. Che ha saputo risvegliare nella mente malata di un 35% della popolazione quel malefico seme del razzismo e totelitarismo. Ha saputo creare una setta di parlamentari che perdendo ogni dignita', ogni senso del dovere, per soli vantaggi politici, stanno mettendo questa nazione in uno stato di agitazione e frustazione totale. Per far contento il palazzinaio della Quinta Avenue stanno a Washington non per servire i loro elettori bensi' per ostacolare tutto cio' che la nuova amministrazione, per il bene del paese, sta' cercando di portare avanti. Per di piu', in Stati governati da suoi coorti, c'e' una pazza corsa per annullare ogni legge che garantisce il diritto ad ogni cittadino di espletare i loro doveri. Stanno picconando mattone dopo mattone i diritti delle donne di gestire i loro corpi come vogliono e dove vogliono. Stanno approvando delle leggi che hanno lo scopo di sopprimere il diritto al voto alle comunita' di colore. Nello Stato della Florida, governata dal pseudo "paesano" Ron De Santis, non si puo' parlare o studiare nelle scuole la storia o costumi dei vari paesi del mondo. In altri termini se noi di origine Italiane, o figli di italiani nelle scuole Floridiane, cerchiamo di difendere la nostra etnia possiamo incorrere in severe sanzioni. Come se un direttore di una scuola pubblica volesse imporre un mandato per la vaccinazione o una mascherina in classe potrebbe essere sospeso o addirittura perdere i fondi Statali per la scuola stessa. Se una giovane donna incinta, che per motivi vari, come salute o abusi sessuali, volesse abordire, nello Stato della Florida non troverebbe nessuna clinica specializzata per poterla aiutare. Questo della Florida e' soltanto un esempio. Ci sono ben 26 Stati controllati da governatori repubblicani che stanno facendo di peggio. Sono gente subdole che per far contento il loro guru', per sogni di potere stanno mettendo la loro dignita nella melma piu' disgustosa. Speriamo che il comitato parlamentare che sta intagando sul terrificante Colpo di Stato del 6 Gennaio 2020 possa il piu' presto possibile accertare il vero colpevole di questa tragedia e fargli pagare col carcere tutto il male che ha fatto e per tutto il dolore che ha creato in tante giovane famiglie. Soltanto cosi' questa nazione si puo' moralmente rialzarsi. Brooklyn,Ny.
dom 30 gen alle ore 18:44
Donato D'Orazio. Una tormenta di neve ha messo New York in una situazione di grande disagio. Per una citta' che mai si ferma, che mai dorme, trenta centimetri di neve e' tutto quello che basta per metterla in uno stato di panico, di completo standby. Le strade impraticabili, l'immensa rete sotterranea chiusa, gli aeroporti deserti e senza voli.Milleseicento autocarri della nettezza urbana, trasformati in spartineve, che fanno tanta fatica per liberare le strade, almeno per mezzi di emergenza come le ambulanze ed i carri dei vigili del fuoco. Insomma una metropoli che per almeno 24 ore viene a trovarsi in completo scompiglio. Tutto questo mi riporta immancabilmente alla mia fanciullezza, al tempo, ormai remoto, in cui facevo parte di una piccola comunita', quella viva di vita, per la maggior parte giovane di Cansano. A quel tempo non si avevano mezzi di alcun genere per la rimozione di tanta neve, in alcuni casi quattro volte di piu' della nevicata che ci ha colpita in questi giorni qui' a New York. Eppure non c'era panico di alcun genere. C'era la volonta', la forza di centinaia di giovani e meno giovani che con attrezzi antiquati si rimpaccavano le maniche per dare ognuno il suo suo contributo per liberare le strade del paese. Non c'era compenso di alcun genere, c'era la consapevolezza di fare il proprio dovere verso il nostro paesello. L'inverno era il periodo dell'anno in cui la maggior parte dei paesani, per lo piu' agricoltori, avevano l'opportunita' di riposarsi, di rigenerare le forze per una prossima primavera che si annunciava sempre faticosa e piena di sacrifici. Per noi giovani ragazzi, nel dopo scuola o fine settimana, il periodo invernale era forse il piu' bello dell'anno. Ci aspettava lo sport che amevamo con grande passione. Quello dello sciare. Le colline del paese si riempivano di grida di gioia, di discese spericolate, di infinite cadute. C'erano alcuni piu' adulti che erano veramente bravi. Erano i nostri idoli ed anche i nostri maestri. Tra loro ricordo con affetto William (villi') er Emereno (spero di ave ricordato il nome corretto). Poi chi di allora non ricorda lo spettacolo dei piu' anziani che radunatesi in Piazza ridiventavano bambini?Si sfidavano in competizioni al tiro di palle di neve che cominciavano con scherzi reciproci ed alcune volte finivano col farsi male. Per le giovani donne era quasi impossibile attraversare la Piazza, venivano prese di mira con lanci di palle di neve. Loro non sciavano mai, ma si radunavano nei pomeriggi di fine settimane a casa di una di loro che aveva la fortuna di avere un grammofono per l'immancabile giro di danza. A quel tempo la neve non era un tabu', anzi era quel qualcosa che sapeva portare serenita' complicita' e tanto cameratismo. Erano altri tempi altro modo di affrontare la vita. Tempi che purtroppo non ritorneranno piu'. Brooklyn,Ny.
sab 15 gen alle ore 18:13
Donato D'Orazio. Se vogliamo osannare un personaggio che ha lontane origine cansanese ci puo' stare, ma osannare un perfetto CLONE del peggiore presidente della storia americana, del presidente che ha tentato, con un attacco terroristico, di sovvertire la volonta' del popolo, in maggior parte responsabile della morte di sette persone, di 178 guardie militare ferite gravemente, di piu' di quaranta milioni di danni al Capitol building, Emblema indiscusso della demopcrazia americana, allora qualcosa non va'. Ron De Santis sara' intelligente, sara' stato un buon militare, ma non e' un buon politico. E' una persona arrogante, un autocratico, un saccente che pensa ai suoi interessi politici e mai alla gente comune. E' stato un pessimo parlamentare, un ossessionato conservatore, uno che e' convinto che favorire i ricchi e le grande industrie in qualche modo un bricciolo di pane, prima o poi arrivera' anche ai piu' sfortunati di questa societa'. Fu il fautore principale contro " l'affordable care act" legge sanitaria che poi ha dato a quasi 20 milioni di persone l'opportunita' di avere una certa sicurezza sulla salute che prima non avevano. Ironia della sorte, molti della nostra comunita' che hanno messo un cuoricino sul Post pubblicato nell'altro Sito cansanese che osannava De Santis, grazie a Dio oggi beneficiano da questa legge. Molto probabilmente, non sanno, o non vogliono sapere, che questa legge porta il nome del presidente Barak Obama. De Santis e' il principale opponente del mandato di vaccinazione del Covi19. Con una differenza che lui e la sua famiglia, la vaccinazione se l'hanno fatta. E', e questa e' forse la cosa che non gli fa' per niente onore, il principale denigratore del dottore Fauci, un Italo/Americano che per quarantanni e' il direttore dell'agenzia federale sulle malattie infettive, uomo di grande umilta' che ha servito con dignita' e onore ben sei Presidenti Americani, siano essi Democratici o repubblicani. Un grande scienziato che il mondo ci invidia. Per lo piu' un nativo di Bensonhurt, quartiere Italo/ Americano per eccellenza. De Santis,per non tradirsi, in questi giorni sta' lavorando in una legge sull'abordo che se approvata impedira' alle donne il diritto di disporre del loro corpo come loro vogliono. In America si sta' ritornando agli anni sessanta/ settanta, al tempo in cui le donne lottarono per aver la loro sacrosanta liberta' di scegliere. Come sta' seguendo altri Stati razzisti che hanno approvato leggi che cercheranno nei quartieri principalmente abitati da gente di colore di non avere la stessa opportunita' dei quartieri bianchi di avere il diritto al voto. Ha vinto l'elezione a governatore della Florida per un pugno di voti. ( su piu' di otto milioni di votanti ha vinto con un magine di un trentamila voti, con centomila voti andati ad altri candidati democratici che avrebbero potuto fare la differenza). Eppure si ritiene un DUCE che pretende poteri assoluti. Tutto questo ed altro ancora non fanno di questo, personaggio un esemplare cansanese. Ci sono figli e nipolti di cansanesi che, intelligenti come lui, ma con meno possibilita', che con sacrifici ed perseveranza sono riusciti ad occupare posti di grande rilievo in tutti i campi dell'attivita' umana. Soltanto alcune settimane fa' e' apparso sul gigante schermo di uno dei palazzi piu' prestigiosi della citta' il "Times Square Building" il nome e l'effigie di un vero figlio di Cansano. La compagnia di cui lui ne e' presidente e CIO aveva appena comprato lo stesso palazzo. Di questi esempi ce ne sono a centinaia. Sono questi i veri ambasciatori del Cansano nel mondo, sono a questi giovani che dovrebbe andare il nostro grazie e la nostra riconoscenza. Brooklyn,Ny.

ven 7 gen alle ore 18:47

 

Donato D'Orazio. Un'altro anno che se ne va', un nuovo anno che viene. Sogni che si infangono e sogni che si rinnovano. E' la storia infinita di un'umanita' che continua. Il 2021 ci ha lasciato senza rimpianti, senza quel qualcosa di concreto che ci faccia sperare che un po' di ottimismo si affaccia nelle nostre vite. Un'anno, il 2021, che ha tenuto in sospeso l'intero universo. IL covid che ha portato con se' soltanto dolori, morte, inquietudine. I fuochi che hanno bruciato milioni di ettari di verde mozzando il fiato al pianeta. Gli uragani che hanno rasato al suolo case, quartieri ed intere famiglie. Un disastro ecologico mai sperimentato prima. Il clima che si riscalda pericolosamente, l'ossigeno che viene a mancare, la siccita' che sta' mettendo sul lastrico miliardi di gente. E mentre tutto questo accade, mentre il nostro pianeta sta' andando verso quel baratro senza ritorno, gli uomini che contano, quelli che dovrebbero far si' che tutto questo non accada che fanno? Pensano ai propri interessi,diventono sempre piu' egoisti, sempre piu' saccenti, perdono la loro dignita' per dar posto al dispregevole mostro del potere. L'America, forse piu' di ogni altra nazione al mondo, sta' sperimentando sulla sua pelle tutte queste nefandezze. Politici senza ritegno morale e civico, senza una bricciola di buon senso stanno minando, giorno dopo giorno, picconata dopo picconata, quella democrazia che e' stata l'essenza principale che ha fatto questa nazione grande ed ammirata dal mondo intero. Quella democrazia fondata dal potere del popolo e' stata ed e' messa in discussione ogni giorno da falsita', bugie da una mente malata di un uomo che sta' portando questo paese verso quel toteliarismo che sicuramente distruggera' per sempre l'immaggine di una nazione che da duencento anni e' stata esempio di liberta', generosita', di accoglienza, di comprensione verso i deboli e diseredati. Ieri e' stato il primo anniversario del nefasto colpo di Stato che avrebbe per sempre cancellato tutto cio' che di bello i padri di questa nazione aveva sognato. Ed il colpevole e' ancora libero, ancora pericoloso, ancora piu' assetato di potere. Speriamo che l'anno che ci ha lasciato sia soltanto un incupo, un breve periodo in cui il male ha vinto sul bene, il cui il vile protagonistadi queste' vilta' si ravveda, si libera dal malefico istinto che lo attanaglia, si ravveda, si faccia un esame di coscienza, se coscienza ha, e finisca di far del male a questo paese. Speriamo che tanta gente che ingenuamente lo segue si spoglia di quell'inspiegabile attrazione verso questo ignobile uomo e ritornano ad essere quelle persone generose che sono sempre state. E speriamo ancora che l'anno 2022 sia l'anno della svolta, l'anno incui il mondo possa ritornare alla normalita' all'amicizia, alla generosita', alla pace, al potere del popolo, a quella all'unita' di intenti che possa portare questo miracolo della natura che si chiama TERRA ad un avvenire senza fine. A tutti BUON ANNO NUOVO Brooklyn,Ny.