"Tra Fede e Speranza"

Discutendo con il mio amico "Pistacchio", Luciano Guadagnoli. (R.I.P. Caro amico mio) sulla "Fede in Cristo", avevamo deciso di fare un viaggio in Terra Santa insieme con le nostre mogli. Ma gli avvenimenti nel medio oriente ci hanno fatto desistere. Lui sicuramente sarà a festeggiare con il Padreterno il suo arrivo in paradiso, io invece sono quì alla ricerca di quella fede che forse un giorno troverò. Parlandone con lui avevo deciso di continuare le mie visite nei luoghi dove avvenivano miracoli di conversione e forse anche a "Lourdes", per il momento ho deciso di fare una visita al "Volto Santo di Manoppello" (PE).

Il Volto Santo "PENUEL" in ebraico, deriva dalle due parole Panim (volto, faccia) e EL ( Dio, Signore). Questo nome mi ricorda la lotta che Giacobbe nella Genesi termina con queste parole: "perchè disse ho visto Dio faccia a faccia, eppure la mia vita è rimasta salva "( Gen32, 31)".Lo scopo di questa visita dovrebbe proprio essere quello di suscitare lo stesso sentimento che ha riempito Giacobbe.

Il volto del Signore rimane sempre un mistero questo vale sia per la Sindone di Torino che per il velo di Manoppello. E' un'immagine che noi conosciamo soltanto nella fotografia. Troviamo in questo volto ogni particolarità del ritratto di Gesù che la tradizione cristiana ha trasmesso fino ai nostri tempi. Sono rimasto colpito da alcuni particolari: la pupilla dell'occhio sinistro, dalla narice marcata verticalmente e dall'occhio destro.

Ho meditato e pregato affinchè il mondo sia migliore per tutti, specialmente per la generazione dei nostri figli e nipoti che vivono in un mondo senza speranza.

Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita. (Enrico Berlinguer)".

A questo punto proseguo nella visita del santuario e visito il museo dei Frati Cappuccini con materiale di tutto il mondo portato dai frati dalle loro missioni.

E non solo ricordi delle missioni, ci sono stanze zeppe di arredi sacro, telefoni, radio, fotocopiatrici, strumenti di lavorazione e tantissime curiosità dei tempi passati.

E poi ancora quadri, libri antichi e organi di diverse epoche.

Eppoi gli ex-voto

La mia visita al santuario è terminata, però visto che mi trovo nel versante orientale della maiella decido di visitare i paesi che si trovano lungo il percorso dalla maiella al mare. Manoppello, Serramonacesca, Ptretoro, Guardiagrele e Francavilla al mare.

E con queste immagini che il mio piccolo itinerario volge al termine, si torna a casa.

Questa visita è stata dedicata al mio amico "Pistacchio-Luciano Guadagnoli".

Arrivederci al prossimo viaggio.

Luciano di Paolo