"La Democrazia!"

Vivere in nazioni che si vantano di avere un sistema democratico, e vedere queste stesse nazioni calpestare i loro ideali per pura demagogia ideologica fa semplicemente pena. Quello che sta' succedendo in questi giorni in America va' direttamente in questa direzione. 47 Senatori repubblicani, eletti dai loro stati per difendere i loro interessi, per onorare il loro giuramento alla costituzione, per essere esempi di imparzialita' legislativa, hanno messo in prima fila il loro ego personale, il loro odio ideologico verso il Pres. Obama, il loro dovere di rappresentanti del popolo, per firmare una lettera diretta al governo dell'Iran in cui dichiarano che ogni accordo preso col Presidente sulla questione di armi nucleari sarebbe decaduto con l'avvento del nuovo presidente nel 2016.

Un atto senza precedenti nella storia degli Stati Uniti. Hanno voluto arbitrariamente anteporre al loro dovere di rappresentanti del popolo americano, il loro odio verso il Pres. Obama. In un momento cosi' delicato delle trattative mettere in evidenza i disaccordi interni nel governo Americano non ha fatto altro che favorire le intransigenze del governo Iraniano. Per motivi puramente ideologici hanno commesso un atto di tradimento verso il loro paese ed i loro ideali. Le critiche che gli piovono da tutte le parti sono una dimostrazione che non si puo' impunemente trasgredire i principi fondamentali di una democrazia e farla franca.

   

Come non la sta' facendo franca il capo del governo di Israele che senza consultare il Presidente e con l'appoggio arbitrario del Pres. della camera dei deputati americano ha parlato nell'aula del congresso di questa nazione. I sondaggi in Israele lo danno perdente nel prossimo confronto elettorale che si terra' tra pochi giorni in Israele. Non si puo' e non si deve far valere i propri sentimenti ideologici a discapito dei doveri costituzionale del proprio paese. Ci sono nel congresso di questa nazione una frange di rappresentanti ultra conservativi che sono andati a Washington con lo scopo ben preciso di intralciare il cammino esecutivo di Obama. In una democrazia ci sta' anche questo, ma nei limiti e nelle direttive dettati dalle leggi di questo paese. Non si puo' pararsi dietro un emblema politico per esprimere odio e rancore verso un'avversario politico. Se si aggiunge anche il dubbio che lo stanno facendo solo per il fatto che il Presidente e' mulatto, allora stiamo perdendo tutta la storia, tutto gli ideali, tutto cio' che ha fatto di questa nazione il faro illuminante che ha spronato gente di tutto il mondo a perseguire il loro sogno di far parte di questa realta', di questa liberta', di questa imparzialita' e tolleranza che l'ha sempre contraddistinta.