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RICORDI DEL PASSATO
 


DI SALVATORE DI CAMILLO

Ricordi del passato:
Mi tornano a mente due episodi di anni fa’, ad essere esatto fu’ durante l’Estate dell’anno 1938 ed al principio della Primavera dell’anno 1939, mentre io ero nel servizio del Corpo Civile di Conservazione, il famoso C.C.C. iniziato  dal nostro, allora presidente, Franklin Delano Roosevelt. Il mio incarico era guardafili telefonico nel Rocky Mountain National Park, (Parco Nazionale delle montagne rocciose). Da circa 85 kilomettri al nord-ovest di Denver c’e’la montagna chiamata Longs Peak, uno delle 52 cime del Colorado che soprano 4,268 metri sul’livello del mare. Propio sopra la linea di vegetazione, c’e  un campo di  gran sassi dove si sente l’acqua che passa sotto i sassi, ma non si vede. La zona e’chiamata Boulder Field, significando Campo di Gran Sassi, ed e’ quasi di un mezzo kilometro quadrato, La facciata al est della cime e’ di piu’l80 metri di altezza e quasi perpendicolare. La linea telefonica e’ montata su  una barra a tipo di una T  fatta di tubi metallici di circa un decimetro di diametro e tre metri  di altezza, cementati sui sassi, i quali  portano la linea telefonica ad una piccola capanna  composta di pietra, ed e’ completa  con un focolaio, un cassettone di vari prodotti in scatole, ed anche una branda con un sacco a pelo, la quale e’ per servire in caso di una   emergenza  dove I turisti  possono trovare refugio durante pericolosi tempeste, perche’ lassu’ a volte le nevicate erano cosi’ grande che noi dovevamo tagliare una trincea con una piccola pala portabile per liberare I fili telefonici immersi sotto la neve, che ed era piu’ di tre metri di altezza.
Mi ricordo che I turisti prima di salire la montagna, via una piccola traccia curvosa, si dovevano registrare ad una cabina alla basa della montagna per far sapere al Ranger in comando che loro erano in salita verso la cima della montagna.
Dunque, era il mese di Giugno quando io ed il mio compagno nel medesimo lavoro, un bravo ragazzo della mia eta’,. un certo Henry Swanson, un nativo di Corpus Christi, Texas mentre stemme facendo un riparo ai fili circa 200 metri dalla capanna, ad un tratto udimmo una voce da un uomo che gridava: Help me! Help me!, (Aiutatemi! Aiutatemi!) ma a causa di quei gran sassi non eravamo capaci di localizzarlo, finalmente dopo un periodo vedemmo una figura traballando tra I sassi, noi due subito facemmo un riparo temporaneo cosi’ a potere telefonare ed andare al suo aiuto. Quell’uomo era un fotografo professionale che dopo avendo salito la cima nel discendere aveva scivolato su un ghiacciaio coprendosi di neve e ghiaccio sciolto che lo aveva congelato  quasi  al un punto di morire. Appena ci vide comincio’ a piangere come un bambino, Swanson ed io, piano, piano lo facemmo entrare in quella capanna,  e subito dopo aver ‘ acceso il focolaio  lo facemmo spogliare di quel vestito ch’era congelato e lo facemmo entrare nel sacco a pelo.
Provammo a telefonare il Ranger in una cabina  alla basa della montagna, ma era fuori ad un campo dove erano escursionisti. Allora dopo averlo calmato e fatto bere un caffe’, noi gli dicemmo di stare li’, a riposo, che dopo aver competato il nostro riparo ai fili, subito andremo giu’ alla cabina in cerca di aiuto. Lui , con  occhi lacrimosi, ci ringrazio’ dicendoci che se non era per noi due ragazzi, lui sicuramente moriva di freddo lassu’ tra i gran sassi.
E cosi’  dopo completato il riparo dei fili, Swanson ed io scendemmo giu’ alla cabina, fortunatamente il Ranger in comando di quella zona aveva ritornato, e dopo aver’ ascoltato gli avvenimenti, ci ringrazio’ e promise che lui subito  saliva su’ per portare quel pevero uomo giu’, e metterlo in salvo. Anche il nostro supervisore, un bravo uomo di stirpa Irlandese, Mr. Earl Cormack, che Dio lo benedica  dovunque  e’, ci voleva bene come un padre, ci ringrazio’ e fu’ sempre fiero del nostro lavoro qualunque. Lui, a noi due, ci aveva imparato a fare guardafili telefonici e telegrafici, elettricista, installatori idraulici ed anche la dinamite.
Io prima di fare il guardafili, aiutavo a combattere i fuochi nelle foreste, a costruire tracce sulle montagne e a distruggere i pini ch’ erano infettati con scarafaggi, I quali senza nessun’ controllo sono capaci a distruggere una intera foresta.

Poi l’anno  susseguente, verso la fine Marzo  era un giorno non tanto occupato, mentre eravamo in una piccola officina localizzata in una zona chiamata: Utility Area, (Zona di Utilita’) circa mezzo kilometro all’ovest di Estes Park dove riparemmo I telefoni. Quel giorno il nostro supervisore ci  venne a dire che il Ranger in servizio ad un guardafuochi sulla cima della montagna chiamata: the Tween Sisters (le Gemelle) si lagnava che il suo telefono a volte non funzionava bene. The Tween Sisters e una montagna localizzata circa mezzo kilometro attraverso al est di Longs Peak e propio all’est della strada U.S.36. La quale due piccole cime, una a fianco all’altra e nella cima un po’ piu’alta c’e circondato un  guardafuochi.
Subito mio compagno Swanson ed io prendemmo il nostro piccolo camioncino ed andremo su’, ed in pochi minuti eravamo alla basa.
Qui’nei Parchi Nazionali tutte le linie telefoniche sono nascoste dai visitatori e sono tra I pini della foresta e lineati diretto su’. Era quasi mezzogiorno quando trovammo il difetto, un ramo di pino s’ era rotto e quando tirava il vento toccava I fili causando un cortocircuito. Dopo il riparo continuammo a salire verso il guardafuochi, finalmente alla cima il Ranger in servizio ci disse che il telefono funzionava perfetto.
Essendo che era ancora presto  per ritornare alla officina io dissi a Swanson se lui era in accordo a visitare la cabina e la basa di Longs Peak per ossevare il danno  alla linea telefonica dall’Inverno precedente, lui mi disse O.K. appena arrivati trovammo che la neve era alta e morbita,  impossibile di salire a piedi,  avendo le chiavi della cabina andremo dentro, provammo di telefonare ma quella linea era morta, fortunatamente ad uno spigolo c’erano due pai di racchette da neve e con quelle legate sotto I stivali, noi piano, piano cominciamo a salire, dopo piccoli ripari qui’ e la’, finalmente ci troviamo sopra la linea di vegetazione, cioe’ su’ Boulder Field, e con le nostre piccole pale cominciamo a scropire I fili ch’erano coperti di due decimetri di neve neve, e finalmente arriviamo alla capanna, nel provare il telefono si udiva  un mormorio, indicando che la linea era aperta. Allora Swanson mi disse: “Sam, perche’ non chiami la telefonista all’ufficio centrale ad Estes Park e domanda se lei ti fa una chiamata dietro?”, Io rispose: “Swanson, e’ meglio che chiami tu, perche’ io ho questo accento Italiano e forse lei non me capisce!.” Lui mi rispose O.K.,
Siccome che in quella linea c’erano due telefoni: uno alla cabina alla basa della montagna e l’altro alla capanna lassu’, la signorina domando’ da dove chiamava e lui rispose:” Boulder Field!”, allora  io udi’ la signorina dire: “Oh my God! ( Dio mio!), allora io dissi a Swanson: “Amico mio sei pronto a ricevere il fuoco artificiale?”, perche’ dopo pochi secondi venne un’altra chiamata, sai da chi?,  dal nostro supervisore che gridava: “ You crazy wop and dumb swede, come down right now for I am going to kick your rears all the way to Estes Park!”.(Mafioso impazzito e stupito svedese scendeti giu’ propio adesso che vi devo calciare il dietro tutta la via fino ad Estes Park!).
Sicuramente nel scendere lui ci aspettava alla cabina, e la prima domanda fu’: “Pazzi, sapete quando si apri il Parco ai turisti?”. Swanson rispose: “Si il quattro di Luglio” Bravo! E quale diavolo v’ha domandato di andare lassu’ sopra a 4,200 metri  ed appena la Primavera, non sapeti se veniva una tempesta dovevamo aspettare il quattro di Luglio per portare giu’ i vostri cadaveri?”. Swanson rispose: “ Voi Irlandesi sieti paurosi!” Mr. Cormack: “Ah! Ah! Listen to me you two crazies, if you don’t obey me, you can be certain that you won’t get an honorable discharge, we will send you home in a pine box!.( Ascoltatemi voi due pazzi, se voi non mi ubbiditi son certo che non vi licenziati vi mandiamo a casa in n un cassettone di pino.) E poi ci disse: “Bene, adesso che aveti perso la cena al Campo, fermatevi alla mia casa che mia moglie vi cuocera’ un paio di hamburgers. Quell’uomo era Mr. Earl Cormack, il nostro supervisore, un’altro padre, il nostro protettore. Grazie alla sua anima che sono arrivato a questa eta’. Anche lui durante la prima guerra mondiale servi’questa patria come sergente di comunicazioni del suo regimento, ed io,  suo alunno, a causa del suo insegnamente fu capace a servire durante la seconda guerra nello stesso grado.

Non altro, i miei saluti.
                                 Salvatore Di Camillo
 Wheat Ridge, Colorado – July l4, 2009