Cansano; Una storia, Una Cultura

 

di Salvatore Di Camillo

Cominciando con Gennaio, In onore di San Antonio la distribuzione del granturco cotto tra i vicini di casa, chiamati da noi gli grenete, poi la benedizione dei nostri animali domestici nel centro dal Parroco della nostra chiesa. Anche il mese dove usualmente si ammazzano i maiali, nei miei tempi 7 pezzetti di carne venivano distribuiti tra i vicini di casa. 

Febbraio durante le gelate,noi abitanti in via Casale fuori con le sedie a slittare la discesa  da sopra il Casale fin la Cantina di Nunziatella Figurilli. Dopo la gelata verso la fina di Febbraio, durante lo squaglio, da noi ragazzi la composisizione di vari laghetti in Via Casale per portare giu' pezzi di gelo rimanenti e pulire la Via. Marzo era tempo di pulire le nostre stalle  e trasferire il letame in recipienti montati nei sellini delle nostre mule per fertillizzare le nostre terre. Marzo, usualmente la festa di Cenere, distribuzione del Sacro Cenere nelle nostre chiese a noi Cristiani, inizio della quaresima e seguito da Carnevale. Ricordo bellissime mascherade dai nostri fratelli piu' anzianii, chi vestiti come cowboy, chi in processione come sposalizi, e con musica dalla nostra famosa orchestra Aurora. La sera precedente andavamo Casa per Casa dove dopo alcune serenade ricevevano varie bevante e dolci, e di piu' centinaia di uova che dopo la Santa Pasqua, le madre dei partecipanti preparavano piattoni di pasta alla chitarra, e con agnelli ripieni, cotti al forno e damigiane di vino della Valle Peligna, andavamo a fasteggiare su una collina dietro il cimitero prima di arrivare al ponte delle Ciliege, e per ora e ora fino a quasi erano tutti ubriachi.

Io so questo, perche' mio padre aveva portato dietro dall' America un grammofono con una varieta' di dischi Messicani, Americani ed Italiani, tenevamo l'unico in Cansano, ed io fui invitato ad operarlo,e di piu' dovevo riempire brocche di vino perche' i piu' anziani erano tutti ubriachi, e cercavano di ballare tra gran sassi. La Settimana Santa, prima della Santa Pasqua, I Vesperi serali dove  dopo le Vie Croce, gruppi delle nostre donne cantavano bellissime canzoni in onore del Nostro Morto Gesu'. Una delle belle canzone era "Piangeti Fratelli e Sorelle ch'e' morto Gesu". L'Altaro maggiore che'era pieno di vasi di piantine e di fiori era nascosto dietro parecchi  bianchissime lenzuoli,  tutte le statue dei Santi e croci negli altari laterali della chiesa madre, erano coperte con tela,poi la sera del giorno che Gesu' mori sulla croce, si faceva un  impressiva processione nei vighi del paese con Gesu' morto e la Vergine Madre vestita in nero, le ambe Statue erano portate da giovani e giovane tutti vestiti in nero, l'intero paesello era illuminato, con balconi e finestre decorate con bellissime coperte e lenzuoli e totalmente profumato con recipienti incensieri, la mattina del Sabato Santo si scioglievano le campane nel l'alto campanile e cominciavano il dondolare. Fuori davanti la chiesa madre, il parroco con i devoti esegui' il rito della benedizione del fuoco e l'Acqua Santa . Finalmente e' la Domenica della Santa Pasqua, le campane dondolano il Risuscito del Nostro Redentore, e dopo la Santa messa, in quasi tutte le case del paese si ciba pasta alla chitarra con la carne di un piccolo agnello o capretto, si chiude la giornata dopo un cambiamento di buoni auguri tra la nostra gente e la benedizione delle nostre case dal nostro parroco. E' Lunedi' di Pasqua, e noi ragazzi sotto la guida di Don Ciccio  con salvietti pieni di dolci coperti con piccoli coloriti confetti e uova, profumati con la mille fiori ed a forme di polli o lepri ed altri avvanzi del giorno di Pasqua, cantando religiose canzoni,  andemmo a passar l'acqua alla Canale o Ballacquare. E Maggio, e come dicono che Maggio risvegliava i nidi e le viole, allora era tempo di tirare fuore l'erba selvaggia tra il grano. E In Giugno si cominciavano a costruire ingabbiature, ( Le chejje) per trasportare fasci di grano dai terreni al paeso, e si celebravano le feste di San Giovanni, San Nicola e san Antonio, quando la processione arrivava al centro I Santi veninano posati sui tavoli durante il  fuoco artificiale a volte le bombe che uscivano fuori dei mortai erano cosi' rumorose che il popolo per paura si tirava dietro, poi la sera c'era un'altro  colorito fuoco artificiale con il ballo della vecchia in fiamme, davanti al nostro monumento veniva costruito un palcoscenico dove la banda di Cansano o di paesi circostanti suonavano pezzi di opera, ricordo che una era chiamata " La Vedova Allegra", ogni mattina, prima della festa, gruppi di musicisti andavano suonando  canzone popolare per tutti i luoghi del paese per aumentare i duoni per le feste. Luglio, era tempo per la mietitura del grano,

il nostro paese si empiva di mietitori dalla Ciuciara, i quali erano lavoranti dalla provincia di Frosinone, calzati con cioci fatti di cuoio o gomma, portavano le loro falce ed attrezzi necessari, ed anche le fisarmoniche, ogni sera, dopo pranzo, ballavano e cantavano stornelli Romani nella nostra piazza 20 Settembre davanti al monumento. Lavoravano per un paio di lire al giorno, di piu' quattro bicchieri di vino, mangiare tre volte al giorno e dormire nei nostri pagliai.  Agosto era quasi preoccupato con la tresca del grano, le donne portavano fascioni di paglia sulla testa dalle trebbie ai pagliai, e noi  ragazzi dentro i pagliai  tiravamo le rete dentro i finestoni e provemmo di pistare la paglia. Settembre altri tre giorno di feste: San Rocco, San Donato e la Madonna della Neve, e poi la raccolta del granturco le famose trecciature, e quando erano secche si separevano dalla spiga,  in uno spicolo con bastonate. La farina del granturco era usata per la deliziosa Polenta oppure  la pizza sotto la coppa con pezzi di pancetta, nei nostri focolari. ben conosciuta del nome " La Pizzarrecchia". Era deliziosa quando si mangiava con una sardella salata o una aringa arruginita. Aveva quasi dimenticato della festa di Santamariacuncetta , quando noi ragazzi trasportavamo mucchi di cespugli da sopra la Portella per essere catastati a tipo di una alta piramida in Piazza 20 Settembre, poi la sera si accendeva creando un fuoco di piu' di 15 metri di altezza. Non ricordo precisamente in qual mese, ma durante un periodo le ragazze del nostro paese erano  molto religiose e cortese dove ornavano una piccola sala delle loro case con figurine di Santi, candele e strisce di carta di vari colori, presunta "L' Ave Maria", poi le sere invitavano i loro o le loro amiche a ricetere preghiere. Ottobre la gran raccollta delle patate, usualmente con l'aiuto delle donne Pratolane, a volte lasciavano un po' coperte per portare a casa nei giorni susseguenti, dopo la raccolta delle patate, veniva la semina di vari cereali. Novembre era tempo di accomolare abbastante legname per i focolari, usualmente il comune metteva una foresta all' asta per vendere il legnamo ai cittadini ed anche ai carbonari Romani. Spesso nei  giorni  quando il  tempo era permissibile io e mio diletto fratello facevamo due viaggi con le nostre mule per catastare i legnamo nella nostra stalla. Le frasche erano gratis. Quado la strada da Cansano a Sulmona era passabile, perche' a volte era coperta di un mezzo metro di neve, allora portavamo un paio di soma di frasche o legnamo ai fornai di Sulmona per guadagnare 4 lire, cosi' potevamo comprare olio, pasta, frutta , vegetali, vari pesci per Natale, qualsiase articoli, oggetti o roba  che non avevamo in Cansano. Non so adesso, ma allora ogni due anni eravami obblicati a portare i nostri muli o cavalli a Sulmona per una inspezione dagli ufficiali militari se erano ancora idonei per il servizio militari in caso di una emergenza.  Naturalmente al principio di Novembre si onorava Tutti i Santi e Tutti i Defunti, io spendevo due giorni al cimitero ad abbelllire la sepoltura della mia diletta madre.

Ecco, finalmente siamo nell'ultimo mese dell' anno. Dicembre, e nel sesto giorno onoriamo il nostro amato Santo, San Nicola protettore di noi emigranti. i fortunati che sono presente cibano piccole pagnotte di pane beate durante la  Santa Messa, ricordo che anni fa per cibare le beate pagnotte venivano anche  molti fanciulli da Campo Di Giove. Non ho avuto mai l'opportunita' di donare il pane perche' qui' c'e' un giovane emigrante, In Frederick, Colorado che allegramente, spesso fa il donore, credo che quasi ogni anno. Il 13 del mese onoriamo Santa Lucia, protettore della vista. Credo che la citta' di Napoli l'ha onorata piu degli altri in questo mondo, con un striscio di terra in mezzo al suo mare, e bellissime armoniose  canzoni. Siamo verso la fine dell' anno, quando ad un tratto si sentono colpi di fucili dapertutto il paese. I fanciulli con spiedi metallici e tubettini esplosivi inseriti al punto, battendogli agli selci scoppiavano come colpi di pistole. Perche'?, perche' e' la Vigilia di Natale ed appena mezzanotte nasce il nostro bambino Gesu'. Che serata? il nostro insegnante ci ha detto di scrivere una lettera ai nostri genitori. Ma che pranzo?. Una dozzina di vari cibi, pesci come calamari nella salsa con spaghettini, anguilla, capitone allo spiedo tra foglie di lauro, scampi, merluzzo fritto, baccala' impastato, fagioli in salsa, cavoli strascinati in aglio e olio, caffee e vari dolci. Dopo aver letto la lettera religiosa e con promesse di fare l'ubbidiente, si riceveva un regalo di 5 lire, e dopo la Santa Messa della mezzanotte quando la nostra chiesa era piena di devoti e le nostre donne in gruppi cantavano la bellissima " Tu Scendi Dalle Stelle", subito a giocare la tombola alla casa di un tuo amico. La prossima mattina era Natale, si andava a dare i buoni auguri ai tuoi relativi ,amici e vicino di casa, nel pomeriggio un altro bel pranzo, pasta alla chitarra con la salsa con carni di agnello ed altre portate. La settimana seguente con i nostri compagni eravami pronti per andare a cantare la famosa San Sivestro con le chiavi d'oro. Dovevamo scegliere famiglie che erano felici di receverci, altrimento c'era il perricolo di riceve un bagno con Zi Peppe lucenti. Noi ragazzi eravamo fortunati se ci davano qualche pizzella con sale e pepe. I piu' anziani andavano in giro con l'orchestra Aurora ed erano benvenuti di entrare nelle case dove  ricevevano bevante e vari dolci. Ancora una volta si sentivano colpi di fucilate durante la notte come un benvenuto all'anno nuovo. Finalmente e' Capodanno, e i giovani Cansanesi con la musica dopo aver costruito un Arca coperta con foglie, fiori  e una tela piena di moneta di carta, Americana, Italiana ed altre nazioni dove erano emigranti Cansanesi, cominciavano la gran marcia dalla fonte a La Canala e piano, piano  per una  viarella curvose si ascendeva all nostro paese. Ricordo che l'orchestra Aurora era composta con i seguenti Diletti Musicanti: Domenico Marcantonio, Nicolino Marcantonio, Salvatore Pomba, Lorenzo ( La clarina) Ruscitti e Lorenzo Di Gesualdo.

Veramente musicanti di prima classe. La mattina di Capodanno era abituale per tutti i capi di casa a fare una frittata di uova con pezzi di salsicce. E' incredibile ma uno dei nostri paesani, un minatore di carbone di Frederick, Colorado ogni Capodanno faceva una frittata per la sua famiglia con 200 uova. Si chiude il giorno allegramente. Now Goodby 2011 and Welcome 2012, hoping that La Befana is good to everyone in and out of Cansano. I will close this diary with my best wishes for a  Very Merry Christmas and a Healthy and Happy New Year for Everyone. I am sorry i its a bit too long. Salvatore A.Di Camillo, better knowen in this western area as Sam.