Un Uomo-Una Storia

Era il 29 di agosto dell'anno 1944 quando io e i miei camerati  di fanteria di appartenenza dell'ottavo reggimento della quarta divisione, un  giorno dopo la liberazione di Parigi, che avvenne il 28 di agosto  dell'anno 1944 . L'ordine era che  noi dell 'ottavo reggimento dovevamo raggiunger  la ventottesima divisione per una parata nel centro di Parigi.  Poche ore dopo, il nostro comando decise di cambiare  e mandare al nostro posto il dodicesimo reggimento mentre noi dovevamo perseguire i tedesch  che pochi giorni prima controllavano Parigi, Il popolo francese ci fece capire che i tedeschi avevano abbandonato quella zona ed erano  fuggiti un paio di giorni prima. Noi eravamo in una zona aperta, avanzando allegramente quando fummo sorpresi, da centinai di tedeschi che uscivano dai loro buchi come formiche, ma saltando fuori con  mitraglie, Io fui fortunato.  Dopo un colpo di mitraglia che mi colpi' nella guancia destra polverizzandomi la guancia, caddi con la faccia a terra,  buttando  sangue dal naso e dalla gola,  scommetto se cadevo viceversa,  soffocavo nel  mio stesso sangue..Ma indovina  che  mi  successe dopo ?. Quei poveri medici che mi assistivano dovettero legare  la mia dentiera con un filo sottile di una specie di metallo che mi fece dire: Arrivederci Spaghetti! Da oggi in poi devi sugare soltanto cibi liquidi;                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             almeno un  po di pastina al brodo. Il medico mi disse: No! No  non mi prendo la responsabilita' di soffocarti. Finalmente dopo essere un'ospite speciale in vari ospedali della Francia e Inghilterra, mi spedirono in un'ospedale in Menlo Park, California. credo si chiamasse: Dieble General Hospial, dove i dottori mi liberarano la dentiera e chiusero il buco della guancia. dove era entrata il proiettile. che per mesi e mesi buttava fuore pezzetti di ossa.
Dopo una settimana mi spedirono a una base militare qui' vicino  nel Colorado dal nome di Fort Carson, un paio di kilometri al sud di Colorado Springs. Il giorno dopo  un sergente mi rilascio' una onorabile rilascio militare, e in piu' un foglio nero con scrittura in bianco, dove avevevano registrato tutte le mie occupazioni del passato. Lo stesso giorno presi un autobus e ritornai' a casa da mio padre e della mia matrigna. Il giorno  seguente domandai a mio padre se volesse   che io ritornassi a Milford, nel Massachusetts a lavorare nelle fabbriche di abbigliamento che avevo lasciato quando fui chiamato al servizio militare. Ma mio  padre mi disse che non era piu' necessario, perche' c'era abbastanza lavoro  nel Colorado,ed aggiunse  che era meglio che mi riposassi almeno un anno in casa da loro. Ricordo che il governo degli Stati Uniti aveva approvato una legge,  conosciuta allora come 52/20, che dava a tutti i veterani 20 dollari per settimana durante un anno intero, senza l'obligazione di lavorare. Milioni di veterani che tornavano dalla guerra  ne approfittarono ,ma io, come un fesso, la refiutai,  Dopo una settimana a casa senza lavorare, cominciai a sentirmi a disagio, Parlando con un caro amico , appresi che a Denver c'era un'agenzia di collocamento e mi diede l' indirizzo.  Il giorno seguente decisi di andare a Denver per trovare lavoro da questa  agenzia.  Non appena entrato, trovai una secretaria e due signori. Lei  mi domando' cosa cercavo ed io risposi  che cercavo lavoro, Mi chiese i documenti e tirai fuori il rilascio in carta nera. Osservati  i documenti, chiamo' gli altri due impiegati e cominciarono a parlare fra loro, Mentre loro parlavano, io me ne stavo seduto osservando alcuni quadri sulle pareti dell' ufficio ed ad tratto  io vidi una targa dov'era scritto: Mountain State Telephone e Telegraph Company, uno degli impiegati si avvicino' dicendomi: "Signor Di Camillo, noi abbiamo due posizioni, una  da capo guardiafili e l'altra ispettore di linea telefonica, e telegrafica. Risposi: "Tantissime grazie , ma ho una grande paura per cui devo rifiutare la sua offerta". Mi domando' : Per quale ragione ed io gli  risposi: " Sono quasi nove mesi che  non mi arrampico piu' sui  pali e credo che devo dire Good by ai pali elettrici. E lui mi disse:." T''ho capito che sei un veterano ferito, che tipo di  lavoro cerchi? " ed io gli risposi; qualche lavoro  piu' leggero. Allora mi disse;' Bravo! vieni con me!. e mi porto' in un piccolo ufficio dove c'era una signorina in uniforme Naviglia, due sergenti, uno della Marina e l' altro del corpo d'ingegneri. L'impiegato mi lascio' dicendomi:" Good Luck (In bocca al lupo). In una targa c'era scritto: Department of Defence, U..S. A. Rocky Mountain Arsenal. Fu propio  nel Rocky Mountain Arsenal che mi offrirono il posto di sorvegliante dato che ero veterano di guerra. Mi presentai il giorno dopo all'ufficio centrale dell' Arsenale, conosciuto a quell'epoca come: The White Hause ( La Casa Bianca), Una segretaria mi porto' in una stanza dove c'era seduto un Maggiore che mi chiese di sedermi, cominciando a spiegarmi quali erano le mie responsabilita'. Il primo dovere era di sorvegliare una cinquantina di prigionieri tedeschi, Nazisti catturati nel NordAfrica. Dato che dal  pricipio della guerra, quasi tutti gli uomini degli Stati Uniti di una certa eta' e liberi, erano sotto le armi, il governo fu costretto ad usare le donne per lavori pesanti come camioniste. Non appena assunsi la mia responsabilita', osservai che i prigionieri andavano seduti nella cabina dei camiom vicino alle donne che guidavavno. Domandai ad alcune donne per quale ragione permettevano che  i prigionieri si sedessero vicino a loro?. La risposta fu che quei poveri giovani si sedevano nella cabina perche' fuori all'aperto avevano molto freddo. Replicai loro: non sapete che e' proibito fare amicizia con il nemico?. Si' e' vero quel che mi dite. Io aggiunsi,  questi poveri giovani prima di essere catturati, erano nazisti , i piu' brutali, il  peggio dell'esercito tedesco. Erano sotto il comando del generale Rommel e cercavano di ammazzare i vostri fratelli e mariti!. Diedi l'ordine di non voler vedere da oggi in avanti' questi nazisti seduti vicini a voi, Anche se il  mio comando  era per loro spiacevole  mi ubbidirono. Un' altra responsabilita' era quella di sorvegliare 12 lavoratori nativi degli Stati Uniti, e due grandi magazzini, i quali erano circa 100. metri lunghi e 50 metri larghi, oltre a due  piccoli magazzini dove venivano depositati oggetti pericolosi: come polvere esplosiva, fusi, primacorda, e recipienti  di vari gas asfissianti, inclusi lacrimogeni. I grandi magazzini erano divisi in varie sezioni dove erano accastati  componenti di diverse bombe. I prigionieri tedeschi erano piu' precisi nell' accatastare con carrelli elevatori, Erano molto piu' esatti dei nostri lavoratori. Le cataste erano  allineate con precisione con componenti su palette di quasi 6 metri d' altezza. I grandi magazzini erano costruiti  avendo davanti  un'ufficio al centro e ai lati due portoni, uno per spedire e l'altro per ricevere. I due magazini uno aveva un'ufficio e varie sezioni piene di utensili, attrezzi, vestimenti. etc., e l'altro era strettamente un magazzino da deposito, dove i camionisti portavano via  componenti e ritornavano con varie bombe. I prigionieri tedeschi lavoravano o nei magazzini o in vagoni del treno, Ogni giorno dovevano accatastare le bombe sui vagoni. A me mi rispettavano chiamamdomi comandant. I prigionieri avevano imparato a ricevere e preparare oggetti per spedire. Soltanto una volta rubarano un paio di scarpe da una dispensa, e un nostro negoziante mi disse: Sam cerca di farle ritornare! Allora riunii tutti i prigionieri in una stanza, e domandai al migliore se c'era qualcuno che parlasse Italiano. Nessuno disse una parola, ma uno dei prigioneri mi fece capire che fra loro c'era uno che veniva dall'alta Italia. Domandai se  parlava Italiano, ma non ebbi nessuna risposta. Allora dissi: Attenzione, voi nazisti, se non riportate le scarpe, chiamero' la guardia delle carceri militari, la quale aveva un doppio recinto, e li' dovete correre per ore senza mangiare, verstchen?. (Continua)