Un Uomo-Una Storia-2° Parte

Allora cominciarano a parlare fra loro e mi dissero:"ja commandant" e subito riportarono le scarpe. Quando la guerra con la Germania fini', i prigionieri tedeschi non ancora lo sapevano. Il mio superiore, il cui nome era Mr. Kelly, un bravo uomo di stirpe Irlandese che aveva molto rispetto per me, perche' io come lui ero capace dii fare qualsiasi lavoro. Di fatti, cominciarono ad arrivare vagoni ferroviari pieni di macchine e attrezzi per costruire vari tipi di armi. La machine piccole venivano chiuse in scatoloni di legname e quelle grandi, che pesavano migliaia di chili, venivano montate e legate sopra lunghi e forti slittamenti di legno per poi essere spinte da carrelli elevatori inserendo a volte lunghi tubi di ferro sotto gli slittamenti per tirarle fuori dai vagoni del treno e allinearle nelle proprie sezioni in un area adiacente al magazzino.

A volte arrivavano vagoni scoperti che trasportavano lunghi serbatoi rotondi di metallo con l'interiore rivestiti di vetro. Pesavano assai ed avevano un diametro cosi grande che non era possibile depositarli dentro il magazzino. In questi casi dovevamo chiamare una locomotiva equipaggiata con una lunga gru e con un braccio di ferro per sollevarli. Per ordine del macchinista, ero l'unico che aveva il il compito e la responsabilita' di legare quei serbatoi rotondi.  Per farlo, dovevo salire sopra e usare due fune di ferro precisamente bilanciate e dopo aver legato il serbatoio alla gru, scendevo a terra per dare al macchinista il segno di cominciare a sollevare; appena arrivavano a pochi decimetri sopra il vagone, con un attrezzo si spostava il vagone sotto il serbatio, ed il macchinista piano piano lo posava sopra la traccia ferroviaria, in posizione tale che io e i miei lavoraratori potevamo tirarlo giu' legato dietro un carrello elevatore. Mr Kelly, anni fa, era un pioniero del Colorado, Lui mi diceva che quando era giovane trasportava attrezzi per le miniere di argento e oro con l'uso di una decina di somari per I sentiere nelle montagne del Colorado. Una volta lui e sua sua moglie vennero a casa dei miei genitori a Frederick, Colorado per ringraziare mio padre per il mio aiuto. Era la vigilia di Natale e i prigionieri tedeschi sapendo che la guerra con la Germania era finita, stavano chiusi e pensosi in una sala di ricevimento, Passo' Mr Kelly e mi disse: "Guarda, Guarda quei poveri prigionieri, non sanno se hanno ancora le loro case o le loro famiglie. Che diavolo e' Natale e non hanno niente, Sam se mi dai un po di soldi gli vado a comprare qualche cosa". Presi 10 dollari e glie lo diedi, Con la piccolo colletta, compro' quattro scatole di cioccolata e tre casse di Coca Cola. Appena entro' nella stanza con quelle poche cose, i prigionieri ci diedero la mano dicendo: Dank tausend! con le lagrime agli occhi. Dopo un po' di tempo ogni giorno cominciarono a licenziare uomini e donne. Io restai per essere veterano di guerra.  Gli anni seguenti furono anni tranquilli'.  Spedivo componenti di bombe ad un magazino dove venivano scelti e rinpaccati per esssere conservati al ritorno.  Ma ad un tratto scoppio' la guerra con la Korea, e un giorno venne un uomo molto bravo ch appartneva all'ufficio centrale. Si chiamava Terry, ed era stato nominato capo di rifornimenti per una linea di magazzini dove ricominciavano a costruire bombe incendiarie. Lui sempre si lagnava perche' non sapeve quali componenti erano necessari per costruire un modello di bomba che l'eserito richiedeva. Mentre lui parlava con Mr. Kelly, questi gli disse: " Sono sicuro che Sam conosce bene tutti i componenti. Ed era vero.  Allora Mr. Terry mi disse: Bene, a me fa bisogno un' assistente che sa fare richieste e vorrei che Mr. Di Camillo venisse ad aiutarmi". Guardandomi aggiunse: "se accetti, sarai promosso perche' sarai a capo di 40 persone". Mr kelly disse: " mi dispiace di perdere Sam, ma se lui decide di assumere il nuovo incarico, per me , va bene los stesso."  Spiegai a Mr Kelly che per me era un'opportunita' e che avrei fatto tutto il possibile per contribuire a vincere questa guerra!. Quel giorno gli diedi tutti i component per gli esplosivi. Il giorno seguente lasciai il magazzino e mi presentai al'ufficio dell' officine dove dovevono fabricare le bombe incendiare. All' entrare nell'ufficio trovai un capitano e una anziana segretaria e, in un uficio adiacente, Mr. Terry con due segretarie. Il nome del capitano era Capitan Halahan, un bravissimo ufficiale. Entro' a parlare con Terry a mi chiese come mi chiamavo; gli risposi che il mio nome era Salvatore o Sam come tutti mi chiamavano. Mi disse: per me va bene Sam. Poi comincio' a spiegarmi le sue resposabilita'e l'incarico di costruire 200 bombe in tre turni, e aggiunse: "Non m'importa se devi rubarli, voglio ogni giorno tutti i componenti necessari per evitare che si fermi la linea di produzzione. Lo rassicurai dicendogli: "Signor Capitano: puoi star sicuro". La linea di produzione consisteva di 5 officine connettate uno dopo l'altra, con trasportatori coperti e separati con portoni in caso di incendio. L 'officina piu' pericolosa era quella dove i lavoratori mettevano insieme piccole bombe di fosforo e napalm.

Quella linea di produzione aveva un trasportatore con piccoli cabinetti a destra e a sinistra per separare i lavoratori che lavoravano con guanti e con attrezzi di rame, metalli che non emettevano scintille. Tanto gli uomini come le donne,  prima di mettersi nella linea di montaggio dovevano cambiarsi i vestiti e lasciare dietro fiammiferi e sigarette. Infatti, il capitano si metteva all'entrata della prima officina con una sigaretta spenta in bocca; una volta chiese a un messicano che entrava se avesse qalcosa per accendere la sua sigaretta. Il povero messicano mise la mano nella tasca e tiro' fuore un accendino, Immediatamente il capitano Halahan lo spinse ad un lato, e gli disse aspettiamo che entrino gli altri. Quando tutti erano dentro, lo porto' al suo uffficio e telefono' a una guardia e gli disse: "Qui c'e un Signore che aspetta che qualcuno che l'accompagni fuori dell'arsenale'.  L'ultimo magazzino era pieno di componenti che ordinavo ogni giorno. Il fosforo era lavorato e messo in recipienti di plastica. Ero anche responsabile di rifornire di componenti necessari un'altra officina situata in un altra zona dell'arsenale. L'officina del fosforo era la piu' pericolosa, perche' I lavoratori dovevano indossare maschere e lunghi guanti di gomma. La linea di fabricazione era coperta di vetro e i lavoratori che lavoravano fianco a fianco dovevano inserire le mani dentro buchi foderati con tubi di gomma per evitare che entrasse l'aria. La ragione era che il fosforo ha bisogno di un soffio di aria per accendersi. In quanto ai compnenti incendiari come miccie, detonatori e polvera, l'ispettore di sicurezza mi permetteva di ordinare questi esplosivi per un solo giorno di lavorazione. Spesso gli ispettori nella linea di fabricazione li rigettavano a causa di difetti e malfunzione; spesso li dovevo riordinare anche tre o quattro volte al giorno. E spesso non potevo neppure dormire perche' quegl' ignoranti di supervisori della linea di montaggio mi telefonavano di notte informandomi che la produzione era ferma per mancanza di questo o qell'altro componente. Sapendo che non era possibile perche' il mio assitente gli aveva dato un piccolo barile pieno di componenti, dovevo purtroppo alzarmi e tornare all' arsenale, Il capitano era furioso perche' avevano perso quasi due ora di lavoro, specialmente quando dopo trovava il barile sotto un mucchio di scatole vuote. Evidentemente le donne che vi lavoravano, dopo aver preso I loro componenti buttavano le scatole vuote sul barile nascondendolo. Dopo vari episodi del genere, dissi al capitano: " Signor capitano, mi scusi, ma questi ignoranti di supervisori in questa officina poco a poco mi hanno fatto prendere un ulcera"! e lui rispose: "Sam, non sei l'unico, A me gia' me ne hanno causato due". Dopo alcuni anni dalla fine della guerra in Korea, comincio' la guerra del Vietnam per cui l'officina ricomincio' a produrre altre bombe. Ma questa volta Mr. Terry non c'era; il comandante dell'arsenale ed altri ufficiali diedero al capitano tutta la responsabilita' dell'operazione  e a me quella di scrivere ogni giorno un rapporto sull'uso dei componenti e della produzione di bombe. L'officina contnuo' a produrre bombe durante l'intera campagna del Vietnam. Mi cambiarano il titolo di supurvisore, ed il comando mi nomino' Property Officer (Ufficiale di proprieta') per cui ero responsabile di fare un elenco di tutti gli oggeti, attrezzi e maccihinari istallati nelle due officine di bombe incendiare, l'officina del fosforo, ed l'officina dove si producevano gas asfissianti, velenosi e lacrimogeni Ogni tre mesi dovevo fare un inventario per controllare che tutti  i mecanismi ed attrezzi erano al propio posto, dato che a volte i lavoraori muovevano i motori o trasportatori da un' officina all'altra. Dopo tanti anni di lavoro e responsabilita' decisi andare all' ufficio centrale e domandare se c'era un posto con meno responsabilita', perche' gia' mi sentiva un po stanco. Uno dei comandanti mi dissse che non c'era niente, e cosi' fui costretto a transferirmi alla Base Aerea chiamata Lowry Field*.

( Lowry Field was originally located near East 38th Avenue and Dahlia Street. It was named after Denver native, US Army Lt. Francis B. Lowry, who was killed in action during World War I. In 1937, President Roosevelt authorized funds to relocate Lowry field to its final site near East 6th Avenue and Quebec Street. The base started its training mission in earnest the following year. World War II caused Lowry to greatly expand it facilities in order to train bomber aircrews along with a large number of other technical specialists.)

Salvatore Di Camillo