Dalla Maiella al Gran Sasso

Appunti di viaggio 2° parte

Castelli e San Gabriele

Continuo il mio itinerario verso il santuario di San Gabriele.

Lasciato l'area pic nic inizio a scendere a valle verso "Castelli" la città delle maioliche e della lavorazione della ceramica. La nascita della ceramica a Castelli si deve soprattutto alle caratteristiche naturali del territorio, in particolate l’abbondante presenza di cave d’argilla, boschi di faggio per la legna  e i forni, i corsi d’acqua, giacimenti di silice. La tradizione ceramica si è sviluppata a Castelli già in epoca etrusca. Favorita sicuramente dalla presenza dei monaci benedettini che producevano suppellettili di uso quotidiano.

La ceramica divenne così l’unica vera economia, tanto che ancora oggi la maggior parte della popolazione risulta dedita a questa nobile arte. Non riesco a vedere il museo della ceramica perchè arrivo verso le ore 13 e l'apertura è prevista per le 15.30. Riparto verso Isola del Gran Sasso e finalmente davanti ai miei occhi si apre l'enorme piazziale del santuario di San Gabriele e la basilica dedicata al santo.

San Gabriele è il santo del sorriso. Seppe vivere sempre con gioia ed entusiasmo la sua esistenza. Né le varie sofferenze della sua vita, né la morte in giovane età riuscirono a spegnere il suo sorriso. Il santo dei giovani, il santo dei miracoli, il santo del sorriso: con questi tre appellativi è conosciuto San Gabriele dell'Addolorata.

Il santuario di San Gabriele si trova al centro di un triangolo sacro che racchiude 3 tra i più celebri santuari d'Europa: Loreto, San Gabriele, San Giovanni Rotondo. In questi tre santuari ogni anno arrivano circa tredici milioni di pellegrini. Già da vari anni i pellegrini, spontaneamente, hanno scoperto questo itinerario e lo percorrono dal nord al sud viceversa.

Entro nella basilica e trovo la cripta del santo, si sente un forte profumo di fiori in un silenzio quasi tombale, mi colpisce il fatto che molte persone sedute negli scranni pregano e meditano senza il minimo movimento che quasi mi fermo per non disturbare. Il silenzio è il rumore dell’anima;è più assordante di un frastuono perché in esso ci sono tutte le cose che si vorrebbero dire, ma non ne si ha il coraggio, o non ne si trova il tempo, io dopo tantissimi anni ho trovato uno spazio di tempo per farlo, ma sinceramente non so che dire. Mi siedo anch'io e guardo la reliquia di San Gabriele senza chiedergli niente, dopo molto tempo che stavo seduto, una suora si avvicina e entra per sistemare i fiori, ma senza far il minimo rumore, allora mi faccio forza e senza pregare faccio un pensiero al santo e visto che lui è il Santo dei giovani, gli chiedo se è possibile cambiare un pò questa situazione. Mi alzo e rivolgendo lo sguardo verso il santo, faccio il segno della croce ed esco sul piazzale della basilica; dove una folla di bambini in attesa di ripartire verso i loro paesi giocano gioiosi e mangiano gelati. Ritorno alla realtà e stò per partire quando una persona vicino ad una bancarella dice a mia moglie che stà comprando dei ricordini se avevamo visto la via crucis. Siccome ho ancora molto tempo chiedo dove si trova e mi incammino verso questo posto. E' una lunga strada con ai lati ogni 10 metri sia a destra che a sinistra ci sono le cripte con le scene della via crucis.

Siamo arrivati alla fine della strada e anche anche al termine del mio viaggio. Prendiamo la macchina e ci avviamo verso l'autostrada che porta a Giulianova ma non mi fermo e preferisco uscire a Montesilvano per percorrere la strada dei grandi alberghi e poi il lungomare che arriva fino al porto di Pescara. Sono alla fine del viaggio e prima di ripartire ci fermiamo ad un supermercato per prendere un pò di spesa per la cena. Arrivo a casa verso le 7 di sera un pò stanco ma pieno di soddisfazione per questo itinerario un pò inconsueto. Abituato a crociere e posti lontano da casa, rifletto un pò e tra mè e mè dico che i prossimi spostamenti saranno alla scoperta di questi piccoli borghi sconosciuti ma molto belli dell'abruzzo interno. La mia prossima meta sarà il paese dei Zampognari "Scapoli" in Prov. di Isernia e un una visita al parco nazionale dell'abruzzo ma sul versante della provincia di Frosinone. Arrivederci ai prossimi appunti di viaggio.

Luciano Di Paolo